Si è tenuta lunedì mattina una conferenza di servizio dell’Ato a cui ha preso parte il dottore Francesco Busalacchi, esperto nominato dal presidente dell’Ato, Galvagno, i responsabili della Sogesid, la società per azioni del ministero del Tesoro, e i tecnici di tutti e 20 i comuni dell’ennese, aderenti all’Ato. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le schede monografiche dei singoli comuni contenenti la rilevazione degli impianti e delle reti, al fine di verificare il reale stato in cui si trovano le strutture. Lo screening è utile perché sarà predisposto, successivamente, il piano di ambito, a cura della Sogesid, così come prevede un dispositivo del Governo centrale che affida alla società la redazione dei piani, in tutto il Paese. “Si tratta di una vera e propria ricognizione- spiega Galvagno- per capire quale sia il fabbisogno in termini di reti e di impianti . La stesura di un “parco” progetti è un impianto indispensabile, prosegue il presidente – per inoltrare la richiesta di finanziamento all’Unione Europea che ha stanziato oltre 15 mila miliardi per il servizio idrico integrato”. In Sicilia sono stati individuati 9 Ato, uno per ogni capoluogo di provincia, a fronte dei 90 organismi tracciati , nella mappa della riorganizzazione del servizio idrico in tutta Italia. Il piano di ambito dovrà necessariamente essere condiviso dai comuni appartenenti all’Ato in modo che la distribuzione delle risorse dell’U.E ne territorio ennese sia quanto più equa possibile. Il lavoro che andrà a realizzare la Sogesd risulterà indispensabile anche in ordine alla definizione della tariffa idrica da applicare ai soggetti che fanno parte dell’Ato. Nel corso della prima riunione operativa, che si è tenuta il 3 maggio, il gruppo ha presentato uno studio relativo alla rilevazione dello stato degli impianti, studio consegnato ai tecnici, individuati dalle singole amministrazioni quali riferenti nell’ambito dell’Ato, i quali hanno apportato modifiche o hanno integrato il piano, a seconda delle esigenze di ogni comune. Il presidente ha fatto presente che “ l’Ato ha avviato la fase operativa, siamo orgogliosi di essere i primi in Sicilia a dare piena attuazione alla legge Galli che prevede la sistemazione del ciclo dell’acqua, che va dalla captazione alla depurazione”.


L’Addetto Stampa
Daniela Accurso