martedì 3 dicembre 2002

Lago di Pergusa a secco. L’acqua dell’Ancipa in esubero arriverà da oggi nel bacino idrico.



L’ordinanza, a firma del presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, che porta la data di ieri, potrebbe essere operativa sin da questa mattina. Lo comunica il vice presidente dell’Ars, Mirello Crisafulli, che si è recato negli uffici dell’assessore provinciale al Territorio, Salvatore Termine, per consegnare il provvedimento con cui viene autorizzato il trasferimento dell’acqua in esubero dall’Ancipa, pari a un milione di mc, all’invaso pergusino. La diga, principale fonte di approvvigionamento idrico del territorio ennese, a cui attingono, in parte, alcuni comuni del nisseno, attualmente ha una capacità di invaso pari a 13 milioni di mc. Una volta ultimati i lavori di manutenzione straordinaria, per riparare le fessure aperte sul muro di sbarramento, avrà una capienza di 22 milioni di mc. Crisafulli che nei mesi passati ha pressato il Governatore della Sicilia, al fine di farsi carico della problematica del bacino lacustre, ridotto ad una pozzanghera di acqua, riconosce a Cuffaro l’interessamento a risolvere l’emergenza Pergusa.“A seguito delle piogge delle ultime settimane- spiega il vice presidente dell’Ars- l’Ancipa ha raggiunto il massimo della capienza, al punto che si è verificata la necessità di trasferire l’acqua in eccesso, utilizzando un progetto, messo in atto dall’assessorato provinciale al Territorio ed Ambiente, con cui è stata realizzata una condotta, con una spesa di 500 mila Euro, regolarmente autorizzata dagli organismi competenti. La rete, interrata, che parte da contrada Cannavò, all’altezza del Km.1,7, attraversa la strada, fino alla pista pergusina e riversa l’acqua nelle vasche di decantazione, per altro già esistenti, dove si lascerà mitigare, a temperatura ambiente, in modo che le stesse acque si acclimitino, secondo un principio della chimica. “L’immissione – spiega l’assessore Termine - sarà estremamente lenta e verrà rigidamente tenuta sotto controllo con periodici esami, a cura dell’università di Catania, per verificare la compatibilità del ph.” Questo progetto sperimentale originario, in un primo momento, prevedeva l’immissione di 300 litri di acqua al secondo che non sarebbero stati sottratti al fabbisogno della popolazione. Oggi, invece, grazie al provvedimento straordinario, Pergusa potrà ritornare ad essere un vero e proprio lago”.


Il Capo ufficio Stampa
Daniela Accurso


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Tags: diga ancipa

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