L'ENIT apre al pubblico l'archivio storico del turismo italiano

Al via la ricerca dei manifesti storici smarriti in Gallerie e collezioni privati

Enit apre al pubblico l’Archivio storico del turismo italiano. Da oggi sarà visibile l’inestimabile patrimonio culturale dell’Ente nazionale del Turismo italiano. Oltre 100mila tra diapositive, manifesti e foto digitalizzate in continuo aggiornamento. L’Agenzia Nazionale del Turismo va ora alla ricerca anche dei beni non censiti nella disponibilità invece delle collezioni d’arte dei privati e delle gallerie. L' apertura dell’archivio al pubblico è l'occasione per ricostruire la grande produzione cartellonistica dell’Agenzia che culminerà con un archivio unico centralizzato che racconti la storia dell’Italia attraverso il suo patrimonio culturale. L'attività si inserisce nell’ambito del progetto di sistematizzazione, catalogazione, studio e valorizzazione del patrimonio culturale avviato da Enit in occasione dei cento anni dalla fondazione (2019) dell'Agenzia. Tale lavoro di sistematizzazione ha consentito di digitalizzare 20mila record tra manifesti, foto, diapositive, negativi, vetrini e editoria, che diventeranno in totale 160mila a fine 2023, e ha permesso la creazione di un archivio unico centralizzato e digitale da oggi fruibile on line. Il materiale conservato, di natura eterogenea per tipologia e datazione, offre una panoramica storicizzata dell’Italia intera. Ad oggi la digitalizzazione dell’archivio comprende le regioni Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria. La campagna di catalogazione è ancora in corso e il materiale reperibile online è in costante aggiornamento. "La cultura fruibile anche attraverso strumenti innovativi è un modo contemporaneo per ampliare l’ospitalità italiana e amplificare sempre di più il respiro e la conoscenza internazionale di questo Paese che è tra i più desiderati al mondo dagli stranieri. Fattori che esaltando l’unicità e che incentivano la curiosità verso le località turistiche italiane" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci. 

L’archivio è un unicum perché è il risultato di un progetto di innovazione digitale dove un archivio storico dialoga direttamente con una piattaforma 3D. Questo permette ad Enit di avere uno spazio virtuale di proprietà - come se realmente fosse un luogo espositivo - dove organizzare e allestire infinite mostre attingendo direttamente dal proprio patrimonio culturale. La valorizzazione del patrimonio acquisisce così una dimensione interattiva, tecnologica e globale mai raggiunta prima. Ci si potrà muovere a 360 gradi e lanciare approfondimenti in audio guida e utilizzare materiali multimediali che interagiscono tra loro a celebrare il genio italiano e l'evoluzione sociale della Penisola, influenzata dallo sviluppo turistico. Tra le opere che si incontreranno anche i manifesti storici e le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici commissionati da Enit al celebre regista italiano Luciano Emmer, che raccontavano le bellezze dell'Italia attraverso lo storytelling dei sentimenti. E poi le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni ’30-’40-’50, che hanno indirizzato l'Italia verso la ripresa post bellica e ora post Covid e siglato alleanze strategiche con importanti enti statali del comparto turistico, promosso concorsi e campagne fotografiche per documentare lo stato d’essere delle risorse italiane.

Per iniziare a navigare nella storia ecco un link di prova https://www.mostrevirtuali.enit.it/archivio/

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Categorie: La Provincia, Beni culturali, TurismoNumero di visite: 2839

Tags: Enna enit giorgio palmucci

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