Si prende questa espressione per intitolare una rubrica che si dedichi a nutrizione e alimenti e alla loro combinazione. Il conoscerne, infatti, della qualità come degli effetti sull’organismo umano, è un varco per accedere al benessere fisico, ma anche per la prevenzione e la cura di talune malattie, nel variare delle condizioni delle nostre diverse epoche ed esigenze di vita.


Giulia Iacono
Biologa nutrizionista, laurea magistrale in Scienza dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, indirizzo clinico, con studio finalizzato sia alla prevenzione, cura e gestione delle patologie, che ad ambiti specifici, quali i disturbi del comportamento alimentare. Esperienze specifiche nelle strutture pubbliche dedicate della Usl 2 Umbria. Master Universitario presso Università Tor Vergata (in progress) su Psicobiologia della nutrizione e del comportamento alimentare, ed esperienza lavorativa specialistica presso Residenza Villa Giulietta - Centro per la cura dei disturbi alimentari e del peso di Prunetto. Abilitata all’esercizio della professione, iscritta all’Ordine nazionale dei Biologi.


La dieta mediterranea promossa a pieni voti

Una dieta che non esclude a tavola nessun alimento

Parlare di alimentazione è, oramai, un must. Oggi, tutti hanno accesso ai sistemi divulgativi di massa per cercare notizie, consigli, cure miracolanti, ma la disinformazione è dietro l'angolo. I troppi contenuti reperibili in rete, troppo spesso fasulli e pericolosi, non solo confonde ma, soprattutto, disinforma. Il tema più gettonato è sicuramente uno. Esiste un protocollo alimentare perfetto? La risposta è no, perché tante e diverse sono le variabili da considerare a livello individuale. Tuttavia, secondo il pensiero maggioritario degli specialisti, quello tra i sistemi nutrizionali di cui ad oggi è accertata una capacità genericamente orientata a marcare benefici in termini salutistici (e di ambiente) risponde al titolo di dieta mediterranea (DM). È secondo consolidate evidenze scientifiche, il modello alimentare DM è sano, è fortemente sostenibile e, per proprie caratteristiche, è pure un importante strumento di prevenzione. Le radici di questa “dieta” si ritiene siano antichissime, e vanno ricercate nella fusione delle abitudini alimentari delle popolazioni allocate nei territori dell’odierna Italia (particolarmente Etruria e bacino greco-mediterraneo), Grecia, Spagna e Marocco, lambiti dallo stesso mare, ma anche accomunati da un clima similare e quindi anche da una vegetazione non molto differente. Tecnicamente la Dieta Mediterranea nasce a tutti gli effetti negli anni ’50 del secolo scorso, a opera del professor Ancel Benjamin Keys che ne conia il termine. Keys osserva un certo costante livello di benessere fisico – organico e bassa incidenza di patologie, ma anche di serena longevità, in capo alle popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo e ne intuì una fonte, correttamente, proprio nelle abitudini alimentari loro tipiche. Da qui la ricerca successiva, ma anche il bisogno di farla conoscere e divulgarla. Oggi la Dieta Mediterranea è più di un semplice protocollo alimentare. Nel 2010 è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, per la ricchezza di continuità culturale che esprime costituita da territorio, convivialità e sostenibilità. Nel 2015, in occasione dell’EXPO internazionale di Milano, è stata stilata la “Carta dei Valori della Dieta Mediterranea UNESCO” quale strumento atto a favorire la diffusione del protocollo dietetico per la sua applicazione in maniera conscia e attenta. Nel 2022, la Regione Siciliana, con la legge 12 maggio 2022 n.12 recante “Riconoscimento e promozione della Dieta Mediterranea” ha istituito la “Giornata regionale della Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Umanità” nel giorno 21 marzo di ogni anno, ma soprattutto ha creato le premesse per programmi di formazione e informazione sulla Dieta Mediterranea e sulle filiere che la sostengono, allo scopo di espandere la diffusione, a tutti i livelli, dei suoi valori e dei suoi contenuti.

Caratteristiche della dieta mediterranea

Da un punto di vista nutrizionale, la dieta mediterranea si articola su un protocollo alimentare omnicomprensivo, cioè non esclude nessun alimento, e questo la rende una dieta varia ed equilibrata che già così difficilmente porta allo sviluppo di carenze vitaminiche o minerali.

La sua piramide alimentare prevede regole semplicissime: alla base (nutrienti da tener presenti in tutti i pasti principali), si trovano pasta, pane, cereali e loro succedanei, meglio se con farine integrali, frutta e verdura, alimenti che garantiscono il giornaliero apporto di sali, minerali, vitamine e carboidrati complessi (la principale fonte di energia dell’organismo); al primo gradone (alimenti di cui si dovrebbe fare consumo giornaliero) si collocano olio d’oliva, frutta a guscio e semi oleosi (ottime fonti di grassi polinsaturi), latte e derivati, aromi e spezie (utili alleati per condire le pietanze riducendo l’uso del sale); in cima (alimenti di cui si deve fare consumo a rotazione nell’arco della settimana) si posizionano le principali fonti proteiche (carne, pesce, uova e legumi) e i dolci che non vengono esclusi (se ne suggerisce solo un consumo moderato e poco frequente). È il caso di riportare che questa piramide ha anche delle fondamenta, ovvero fattori comportamentali che devono necessariamente fare parte dello stile di vita di una persona perché, insieme all’alimentazione, concorrono a un corretto stato di salute: idratazione, attività fisica, rispetto della stagionalità agro-alimentare, predilezione per i prodotti locali.

Perché è così importante e perché sceglierla come stile alimentare?

La dieta mediterranea porta con sé notevoli e poliedriche qualità, che permettono di identificarla non solo come un semplice protocollo alimentare, ma anche come . E tra gli aspetti più importanti, certamente va sottolineato il ruolo preventivo di diverse patologie cliniche.

Ai tempi odierni, si aggiunge che lo stile di vita e alimentare sempre più disordinato in cui ci si trova immersi ogni giorno predispone fin troppo facilmente allo sviluppo di carenze nutritive, conseguenti fragilità, ed esposizioni alla mala-nutrizione con i propri riverberi, alla lunga, sull’organismo.

In detto contesto, la dieta mediterranea, prima ancora di inquadrarla come un teorico buon sistema alimentare, merita essere considerata uno scudo naturale e un antidoto, ovvero un’alleata indispensabile del quotidiano: la grande presenza di fibra, come i prodotti di origine vegetale provvedono a fornire tutti i micronutrienti necessaria rinforzare il sistema immunitario e prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari, diabete e diversi tipi di tumore (colon retto, mammella, prostata, pancreas e endometrio). E, giusto per sapersi, la DM è anche uno dei principali protocolli alimentari impiegati per la perdita di peso, e per combattere lentezza e spossatezza. Altro aspetto di rilievo della DM è la sua estrema modulabilità, e così l’integrazione e l’interazione con natura e territorio (con tutte le loro variabili), binomio già presente alle sue origini come tutt’oggi. Parole come “sostenibilità ambientale”, “territorialità” e “stagionalità” hanno pertanto un significato e un valore proprio nella DM che, richiedendo la scelta di prodotti freschi di stagione (frutta e ortaggi) e possibilmente prossimi e del territorio, realizza uno stile alimentare che rispetta i tempi della natura e a minore impatto ambientale, con anche effetti socio-economici sull’indotto che la sostiene. E in questo senso vanno anche inquadrati gli interventi regolatori e legislativi. 

Print
Commenti

Theme picker

Seguici su YouTube

Seguici su Facebook

«aprile 2024»
lunmarmergiovensabdom
25262728293031
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293012345