Pino Pedone
Laurea in giurisprudenza, Direttore di banca in pensione, ha da sempre un forte legame con il mondo agricolo e le sue eccellenze. Fondatore, già nel 1985, della prima sezione di Agriturist in sicilia (la prima organizzazione a promuovere l’agriturismo nel nostro Paese), da quindici anni ha dato vita alla locale Condotta Slow Food, della quale è il segretario.

Dalle produzioni di qualità alle eccellenze enogastronomiche, si sa, il passo è breve, in atto è redattore di “Osterie d’Italia”una prestigiosa guida che da oltre 30 anni si occupa della ristorazione in Italia.


Il miglior olio del mondo? E' siciliano

"Natura viva" prodotto dall'azienda Barbera vince il premio internazionale Sofy Award

La Sicilia terra "do suli", terra generosa con le tante eccellenze agroalimentari apprezzate e premiate in ogni dove. Questa volta a far conquistare un podio di grande prestigio è l'olio extravergine di oliva prodotto nelle pendici di sua maestà l'Etna. L'olio extravergine Dop Monte Etna "Natura Viva", ottenuto da olive della varietà Nocellara Etna prodotto dall'azienda Barbera, si è aggiudicato, infatti, il premio internazionale Sofy Award come migliore olio del mondo. Il premio, nato nel 1952, promuove le eccellenze agroalimentari negli Usa ed è conferito dalla Specialty Food Association di New York, che rappresenta oltre 3000 aziende dell’industria del food negli Stati Uniti. L'azienda Barbera ha fatto il bis dopo aver conquistato l'Award nel 2014 con il Lorenzo n. 5. "Siamo orgogliosi e felici per questo ennesimo riconoscimento  ha spiegato Barbera – che ci sarà certamente anche un ritorno di grande visibilità internazionale. Peccato che ne abbiamo solo 10mila bottiglie. Stiamo cercando di distribuirlo in piccole quantità a tutti coloro che ce lo hanno richiesto. Tutta la filiera dell’Etna si preparerà per aumentare dal prossimo anno la produzione e soddisfare meglio le richieste di mercato. Attendiamo dalla politica un sostegno per sostenere lo sforzo di aggregazione dei produttori siciliani della filiera dell’olio. Abbiamo più volte sottolineato l'importanza di una cabina di regia, che coniuga gli assessorati strategici come il Turismo, Attività produttive, Agricoltura e Beni culturali, con manager in grado di realizzare una visione politica dello sviluppo economico perché solo così si può rilanciare il settore e fare sistema".


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