La salvezza del Pianeta passa anche da un sistema agroalimentare sostenibile e da un consumo consapevole dei prodotti legati al territorio. Rivedere le politiche alimentari produttive diventa una necessità prioritaria per arginare i danni di una agricoltura proiettata esclusivamente al business a discapito dell'ambiente. Oggi giornata mondiale sull'alimentazione potrà essere un'occasione per rilanciare le produzioni legate al territorio provenienti da sistemi agroalimentari sostenibili. Si tratta, infatti, di un sistema produttivo storico rispettoso dell'ambiente, che salvaguarda l'agrobiodiversità e che svolge un'insostituibile funzione socio economica per la sopravvivenza di vaste aree del Pianeta, minacciate dal crescente fenomeno migratorio che sta interessando vaste aree del mezzogiorno d'italia e in particolare le aree interne della Sicilia. Un' attenzione particolare va rivolta al valore etico e sociale del cibo per contrastare il devastante fenomeno dello spreco alimentare quantificato in 1,2 miliardi di tonnellate pari ad un terzo dell'intera produzione alimentare. Ridurre lo spreco significherebbe anche ridurre l'uso delle risorse naturali e la produzione di gas serra. Un ruolo fondamentale potrà svolgerlo il consumatore che dovrà preferire le produzioni locali e scegliere in modo più consapevole e responsabile sia la quantità che la qualità del cibo da portare a tavola. Uno stile di vita che, soprattutto le giovani generazioni, dovranno modificare perchè un consumismo frenato non si concilia con il rispetto per l'ambiente. I prodotti tipici locali hanno oggi più che mai il "diritto di contare" perchè sono alleati della salute del consumatore e dell'ambiente. Consumare prodotti locali, significa attivare un circolo virtuoso che fa bene a tutti, ai produttori, ai consumatori e al Pianeta.