Io un po' regista un po' sognatore

Davide Vigore, nuova leva del cinema, si racconta

Io un po' regista un po' sognatore

Davide Vigore,nuova leva del cinema, si racconta. 

“La mia attività è quella del sognatore, scrivo storie per poi farle diventare film. Attualmente sono studente del centro sperimentale di Cinematografia, dove mi confronto con i più importanti autori e sperimento i miei film che definisco esercizi di stile. Non c'è un autore al quale mi ispiro, cerco di creare uno stile personale, sicuramente apprezzo Fellini, che amo di più, ma anche Tornatore è il mio idolo. Recentemente, però, seguo Matteo Garrone e mi affianco ad autori diversi. La mia carriera ha un exploit che vi racconto. Nel 2008 sono stato assistente alla regia per il film “La bella società” di Gian Paolo Cugno. Venuto a conoscenza delle riprese che dovevano girare ad Enna, capii che per me era una grande occasione. Avevo appena 19 anni. Bussai a tante porte, ma la risposta era sempre un no secco. Io, però, non demordevo, era troppo importante quell'occasione. Allora cercai su internet il nome della produzione (Globe film) e mi presentai sotto false spoglie, come ingegnere Vigore, contattato dal regista per utilizzare nelle riprese alcune auto storiche di mia proprietà. Non avendo più il suo contatto per confermare la mia disponibilità, chiedevo un suo recapito. Da lì parte il mio sogno. Ottenni il numero dell'agente di Cugno al quale raccontai la stessa balla e cosi riuscì ad ottenere l'email del regista.Gli scrissi una lettera accorata, carica di sogni, riflessioni, aspettative, tante cose che avevamo in comune e la inviai, cosi senza tante pretese. Dopo circa 15 giorni ho ricevuto l'insperata telefonata a cui è seguito un incontro e successivamente l' incarico, come assistente alla regia. Quella fu una fantastica esperienza, poiché ho lavorato con grandi artisti come Giancarlo Giannini, Cucinotta, Enrico Lo Verso, Raul Bova. E adesso mi chiedo: cosa voglio fare nel futuro? Sicuramente la stessa cosa che volevo fare nel passato "il regista di film". Spero di diventare un bravo autore e un bravo regista. Il mio ritorno a Enna? Non lo so, io in realtà non ho mai scelto di lasciarla, ma a mia attività mi ha portato a stare fuori, io ho sempre amato la mia città, la racconto sempre ovunque vado. E devo dire che quando sono in giro, sento la nostalgia del luogo. Anche questo è positivo, vivere fuori dal tuo contesto ti aiuta a crescere e poi quando stai lontano da qualcosa o da qualcuno che ti piace, finisce che lo idealizzi.

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Categorie: Costume e SocietàNumero di visite: 4952

Tags: Globe film Gianpaolo Cugno Davide Vigore

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