Un'isola nell'isola. E' definita così la provincia di Enna, l'unica delle nove senza sbocco a mare, con caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche che nel contesto isolano la rendono veramente unica. Oltre ad essere la provincia dei laghi, conta ben sei riserve naturali ognuna con peculiarità davvero interessanti. Tra queste merita un'escursione la Riserva dei monti Campanito e Sambughetti dal valore naturalistico molto alto per la varietà degli ambienti e per la biodiversità dell'area. Qui in un'alchimia naturale troviamo insieme aree umide lacustri, bosco altomontano (cerri e faggi), bosco mediterraneo a sughero, aree rupestri, zone a prato-pascolo e zone aperte con affioramenti rocciosi.
Il sistema montuoso, al quale appartengono i monti Sambughetti (mt. 1559 slm) e Campanito (mt. 1514 slm), è un appendice dei Nebrodi per le caratteristiche geologiche e morfologiche molto simili. La riserva, per estensione, è la più grande di quelle che ricadono nel territorio della provincia di Enna. Presenta quattro zone: la faggeta del Bosco della Giumenta, i laghetti del monte Campanito, la sughereta del Monte Coniglio e i pascoli di San Martino.La zona della riserva è particolarmente ricca di funghi che richiama raccoglitori sia professionisti che improvvisati. In questi ambienti vive una fauna ricca di specie: La testuggine palustre siciliana, diversi anfibi, la biscia, la martora, il gatto selvatico, il picchio rosso maggiore, la poiana, falchi ed altro.
Tra le rocce di contrada San Martino si trova un acquedotto medievale, mentre dall’alto della cima di Rocca Campanito, si possono ammirare grandi cerchi di pietrame che un tempo servivano per coprire i cumuli di neve, provvista di ghiaccio in estate per i paesi a valle. Tra gli alberi si intravede un roccione scavato a mano, una spartana ma calda abitazione, la “grutta dè nivarula” (la grotta dei nevaioli) che serviva per gli uomini che salivano sulla montagna per la raccolta della neve.
Per gli amanti della natura e per chi vuole fare trekking segnaliamo il seguente percorso:
Il percorso, di circa 1338 metri denominato "sentiero 1" si snoda nella zona A della riserva. L'itinerario parte da un cancelletto d'ingresso, posto al Km 30,5 della SS 117 (sulla sinistra venendo da Nicosia) . la vegetazione dominante è costituita da pioppi e frassini, si incontra anche l'acero americano, il rovo, la rosa selvatica comune. Dopo cento metri circa di cammino si può riposare all'ombra delle panche da dove ammirare coleotteri. Laddove gli alberi si diradano, prende il sopravvento l'orzo selvatico. Dopo 70 metri circa, scorgiamo l'ontano cordato una betulacea endemica in Italia, ma in Sicilia introdotta. Dopo circa 350 mt. una tabella indica la direzione per i laghetti e in primavera è possibile scorgere la bella fioritura rosa della lattughella. A circa 36 metri una terza tabella indica il sentiero e dopo poco si incontra il bellissimo e raro agrifoglio, il sambuco, il tamaro, il geranio volgare e l'ortica. Dopo circa 50 metri si incontra il primo laghetto, qui è possibile osservare una vegetazione molto varia: il pioppo dal Canada, il biancospino, il pino nero e la robinia; bei fiori, come il garofanino d'acqua e altre piante acquatiche, quali la brasca comune. La fauna è pure molto interessante come la testuggine palustre siciliana, l'istrice, il riccio, la volpe, il ghiro, la donnola, oltre al gheppio, la poiana e lo sparviere.
Per il percorso completo potete fare riferimento al tracciato del sentiero in allegato nella sezione foto a questo articolo.
Come si arriva:
dall'autostrada A19 Catania - Palermo uscire a Mulinello e proseguire per Leonforte, usciti dal paese, imboccare la SS 117 per Nicosia e proseguire per Mistretta; al Km 30,5 svoltare a sinistra per uno sterrato e seguire le indicazioni.
Galleria di immagini di G.M. Amato e Vincenzo Cicchirillo