Incrociano le braccia i lavoratori dell'Enel. Ad Enna sit-in in piazza Prefettura

Lo sciopero organizzato dalle organizzazioni sindacali FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL contro le strategie dell'azienda

I lavoratori elettrici dell’ENEL incrociano le braccia in tutta Italia per denunciare la direzione che sta prendendo l’azienda. Ad Enna questa mattina un sit-in dei lavoratori organizzato dalle organizzazioni sindacali FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL in piazza Prefettura per mettere in luce l'emergenza derivante dal depauperamento del servizio elettrico nazionale. Non una rivendicazione salariare ma un vero e proprio atto di responsabilità anche nei confronti dei cittadini utenti. "L'Enel taglia il futuro dei lavoratori e il servizio ai clienti" scrivono in un documento, consegnato in Prefettura, che racchiude le loro rivendicazioni. " Il nuovo management sembra concentrato unicamente sul profitto- scrivono i sindacati-  trascurando le conseguenze di scelte che stanno distruggendo la dimensione industriale e le competenze elettriche dell'impresa. Enel, in quanto protagonista della transizione energetica e digitale del nostro Paese, dovrebbe invece investire sugli asset e sulle persone per cogliere le sfide future. La drastica razionalizzazione degli investimenti e la contrazione dei costi, in corso, hanno e avranno ripercussioni negative sulla qualità e sicurezza del servizio elettrico, oltre che sull'occupazione. L'indebitamento di Enel è frutto di scelte che hanno privilegiato investimenti all'estero, non certo del servizio nazionale. Lo Stato, privatizzando l'ENEL, si era riservato una quota significativa della proprietà aziendale per preservarne la sicurezza e l'interesse pubblico. Tuttavia, i Governi che si sono succeduti hanno mostrato maggiore interesse ai dividendi che al benessere del Paese. Enel ha deciso di abbandonare le attività elettriche esternalizzando le attività core, drastica riduzione degli investimenti nelle rinnovabili e disinvestendo in settori strategici come l'idroelettrico e la geotermia. Il Piano Industriale non presenta alcuna visione per il futuro, né per affrontare la transizione energetica, solo operazioni per quadrare i bilanci. Mantenendo gli organici sottodimensionati e non rispettando gli impegni sulle assunzioni già concordate Non può essere il mercato a dettare le strategie di Enel, ma una responsabile direzione che prenda in carico la missione di erogare un servizio di pubblica utilità per i cittadini e le imprese. Enel vive grazie alle bollette degli italiani e non può mettere a rischio la sicurezza degli operatori addetti esternalizzando attività altamente specializzate. Lo spacchettamento della rete nazionale sarebbe un grave errore che farebbe compiere al Paese un salto indietro di decenni. I lavoratori ENEL chiedono un intervento del Governo e del Parlamento per rimettere al centro il futuro elettrico del Paese, il sistema produttivo dei territori e la qualità della vita dei cittadini. Le Istituzioni hanno il dovere di assumersi le proprie responsabilità e di ascoltare le preoccupazioni di chi, con dedizione e abnegazione, ha sempre garantito il funzionamento del servizio elettrico nazionale".

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Categorie: I Comuni, EnnaNumero di visite: 443

Tags: Enel FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL UILTEC-UIL

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