La Via del Grano. Online la graduatoria provvisoria

Rese note le motivazioni della commissione giudicatrice presieduta dall'architetto Tina Fontanazza, dirigente del Genio Civile di Enna sulla scelta del progetto vincitore

Pubblicata sulla piattaforma concorsi awn.it  la graduatoria provvisoria del concorso di progettazione la Via del grano, un percorso lento per vivere il cuore verde dell'Isola, a sostegno del turismo naturalistico e culturale, mediante l’interconnessione tra Pergusa/Grottacalda e la ferrovia dismessa Leonforte-Caltagirone nel tratto che collega Floristella con Piazza Armerina. L'unico in Sicilia sulle greenway è stato realizzato dal Libero Consorzio Comunale di Enna in collaborazione con l'Università Kore e i tre Ordini professionali, degli Architetti, Ingegneri e Agronomi. La scorsa settimana sono stati decriptati e annunciati pubblicamente i codici alfanumerici dei cinque elaborati ammessi al secondo step e proclamata la vincitrice, l'architetto Patrizia Scrugli di Busto Arsizio, capofila di un gruppo formato da 10 professionisti. Cosi come riferito durante la cerimonia di proclamazione dalla presidente della commissione giudicatrice, la dirigente dell’Ufficio Regionale del Genio Civile di Enna, l'architetto Tina Fontanazza, il progetto vincitore del concorso ha indicato la “Greenway come Elogio alla lentezza”, ha espresso la propria visione “nella gestione e nella progettazione del territorio, in chiave di sviluppo sostenibile, dove il turismo lento ricuce la bellezza, rigenera i borghi, riattiva le aree spopolate dell’entroterra” e ancora definisce “il percorso come principio di coesione e salvaguardia dei luoghi che attraversa e della loro storia antica”. Per la commissione giudicatrice composta oltre che dalla presidente, dall'architetto Fabrizio Russo, dall'ingegnere Guido Monteforte Specchi, dall’architetto Sebastiano Provenzano e dall'Agronomo Riccardo Perricone lo strumento del concorso di progettazione, ha stimolato il mondo dei professionisti, in 10 hanno aderito alla sfida, tutt’altro che semplice. La procedura si è svolta in due fasi: la prima accessibile a tutti i soggetti con i requisiti professionali stabiliti dal bando, la seconda dedicata ai 5 concorrenti selezionati e invitati ad approfondire gli argomenti già tracciati nella prima fase. "I concorrenti, appassionati, coinvolti ma anche metodologicamente competenti si sono misurati attraverso la produzione degli elaborati richiesti, relazione illustrativa e tavole grafiche, con le quali hanno espresso la loro visione e le loro conoscenze- ha dichiarato la presidente della Commissione- A loro tutti grazie, per aver tracciato nei progetti creatività, ricchezza e passione, per aver indicato spunti e scelte coraggiose, per aver condiviso valori, esperienze e idee anche tecnologicamente innovative rispondendo così alle sollecitazioni del concorso. A noi commissari l’onere di leggere, attraverso la necessaria semplificazione che questa fase progettuale permette, gli intenti e la capacità di concreta realizzabilità delle visioni, nell’ottica delle tracce e delle esigenze manifestate dalla pubblica amministrazione che vuole assolutamente concretizzare l’opera e consegnare ad ogni cittadino una “via” simbolo di diversità umana, di inclusione e di uguaglianza. La Commissione tutta- conclude l'architetto Fontanazza- ha lavorato con cura e attenzione ripercorrendo ripetutamente i progetti e i loro contenuti, analizzandoli alla luce dei singoli criteri di valutazione, confrontando opinioni e temi, esprimendo alla fine il proprio giudizio in maniera condivisa e unanime, nella consapevolezza del compito gravoso imposto e nell’auspicio che il risultato finale possa effettivamente contenere tutti gli elementi e i parametri attesi dalla stazione appaltante per la realizzazione e la fruizione del percorso". La commissione ha scelto con queste motivazioni:  “A noi è apparso rispondere con particolare efficacia alle aspettative del bando, riuscendo a sviluppare un progetto ben rappresentato in grado di tenere insieme, con apprezzabile sintesi, i vari criteri progettuali posti dal disciplinare di concorso. Le scelte architettoniche sono state ispirate ad una adesione simbolica ai luoghi ma sempre ispirate da un linguaggio contemporaneo e attento alle nuove tecnologie. Il progetto ha convinto per la capacità di affrontare al contempo la dimensione lineare e quella puntuale stabilendo una forte identità e coerenza nelle scelte. “La via del grano” è immaginata come un grande dispositivo di collegamento del territorio interno della Sicilia in continuo dialogo percettivo col paesaggio. A fronte di questa capacità evocativa il progetto ha tenuto conto degli aspetti tecnologici e viabilistici ispirando le scelte alle normative vigenti e buone pratiche in materia di greenway. Particolarmente curato inoltre l’aspetto della intermodalità dolce in grado di coinvolgere altri sistemi di trasporto in una logica sistemica. Brillanti anche le scelte di efficientamento energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili che prevedono soluzioni appropriate e ben integrate nei manufatti. Il progetto ha convinto anche per la previsione di un efficace sistema di comunicazione e per l’intenzione di fornire una forte identità visiva dell’intervento, riscontrabile sia nella grafica del wayfinding che nelle successive declinazioni tramite app e portali web, favorendo così una logica integrata delle numerose componenti che devono certamente partecipare ad un progetto territoriale di questa importanza. Pertanto, l’approccio sistemico che caratterizza il Progetto risponde bene all’obiettivo di considerare “La via del grano” come una opportunità di rilancio di un intero territorio al fine di valorizzare le qualità paesaggistiche, storiche e ambientali di una Sicilia interna spesso troppo poco"

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