L’Amministrazione provinciale incontrerà, il prossimo 17 maggio, alle ore 10,00 nella sala consiliare dell’Ente, i rappresentanti delle tre confederazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, per discutere della stabilizzazione degli LSU, lavoratori socialmente utili. Il presidente della Provincia Cataldo Salerno, poiché impegnato in altre attività istituzionali, ha delegato l’assessore Rino Agnello a presiedere il tavolo delle trattative. Sono attualmente 137, di cui 57 ex articolo 23 e 80 LSU, i lavoratori in forza nell’Ente da circa otto anni. Chiedono all’Amministrazione l’attuazione dei Piani di fuoriuscita dal precariato e un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il presidente della Provincia punta il dito contro il Governo regionale “quella del precariato degli LSU – commenta - è una deprecabile manifestazione di vero e proprio lavoro nero che la Regione non riesce a risolvere.” Di contro l’Amministrazione provinciale ha sempre sostenuto questi lavoratori, “sia favorendo la mobilità di molti di loro dai Comuni alla Provincia – spiega Salerno - e sia concedendo loro, fino a pochi mesi fa, l’integrazione stipendiale. Tutto ciò in misura superiore alle possibilità di bilancio dell’Ente”. L’attuale difficoltà a concedere l’integrazione e di procedere alla stabilizzazione è dovuta ai tagli finanziari, operati dalla Regione, ai trasferimenti all’Ente per il 2003 e 2004. La soluzione prospettata dal Capo dell’amministrazione è quella di portare a termine, entro il mese di giugno, il programma di stabilizzazione già avviato lo scorso mese di dicembre con l’assunzione di 14 ex articolisti. “Abbiamo calcolato di potere disporre - annuncia il Presidente - delle risorse finanziarie necessarie entro il prossimo mese. Somme che verranno recuperate dal nostro bilancio magrissimo. Se i lavoratori LSU dovessero aspettare la Regione che fa soltanto demagogia elettorale - chiosa Salerno - diventerebbero nonni, pur avendo cominciato da figli e nipoti”.



L’Ufficio Stampa
Rossella Inveninato