Itinerario storico monumentale della Città di Nicosia

Definita anche "Città dei 24 Baroni" conta su un patrimonio artistico d'eccellenza

Nel cuore della Sicilia, è facile imbattersi in caratteristici paesini di origine medievale, tra cui la graziosa e antichissima cittadina di Nicosia, a circa 50 chilometri da Enna. Nicosia, la Città di S. Nicolò, sorge al centro delle catene montuose dei Nebrodi e delle Madonie. Costruita attorno ad un castello in età bizantina si adagia su quattro colli. Distrutta dagli Arabi nel IX secolo fu ripopolata da Ruggero con genti lombarde che lasciarono alla città un particolarissimo dialetto gallo-italico. Federico II le conferì il titolo di Civitas Costantissima. Definita anche "Città dei 24 Baroni" possiede un panorama unico, costellato da tantissime chiese e da raffinati palazzi gentilizi risalenti all' 800 caratteristici delle diverse popolazioni. Oggi conta su un patrimonio artistico d'eccellenza. Tra le antiche vie del centro storico si respira arte e cultura e da queste si giunge nella elegante piazza caratterizzata dalla spettacolare fontana neorinascimentale . Sulla centrale piazza Garibaldi, contornata da distinti palazzi, tra i quali l'ottocentesco Palazzo di Città, si affaccia l' opera più insigne e simbolo della diocesi di Nicosia , la maestosa Cattedrale di San Nicola di Bari (XIII Ė XIV Sec.), con una facciata gotica-normanna, un'imponente torre campanaria a tre piani e un raffinato portico. Essa custodisce al suo interno sculture del Gagini, Il crocifisso ligneo “Padre della Provvidenza”, la volta della navata centrale affrescata nel sec. XIX dai Fratelli Manno, che nasconde, un meraviglioso soffitto ligneo dipinto del 1300. In alto sulla sommità di una roccia che sovrasta la città, si staglia solitaria e suggestiva una delle più belle chiese di Nicosia, la chiesa del SS. Salvatore del XIII secolo con la sua torre medievale, il suo elegante portico in puro stile romanico del 1200, dal quale è possibile ammirare il panorama della città. La chiesa al suo interno custodisce, alcune opere degne di nota quali la statua lignea del Quattrocchi, raffigurante il Cristo che ascende al cielo, un bel coro in noce del 1700, un fonte battesimale in pietra, del 1617, posto sotto un baldacchino in legno dorato e con disegni databili al XVI secolo, e la Madonna della Consolazione, dipinto del pittore nicosiano don Antonino Cardella del 1648. Imperdibile la visita della Basilica di Santa Maria Maggiore del XII secolo che custodisce al suo interno la monumentale Cona marmorea del Gagini del 1511 e il trono ligneo che testimonia la visita dell'Imperatore Carlo V nel 1535. Ubicata nel vecchio quartiere di Santa Maria Maggiore, dove si ergono, anche, numerosi palazzi baronali, espressione del barocco siciliano. Fuori dalla Basilica si apre Largo San Vincenzo, dove si eleva la chiesa domenicana dalla austera facciata di San Vincenzo Ferreri , al suo interno impreziosita da bellissimi affreschi, in particolare l'affresco sul soffitto "La Gloria di San Vincenzo Ferreri" del fiammingo Guglielmo Borremans. Infine, da visitare, il castello, arroccato sul Monte San Giorgio d'origine musulmana, ricostruito come avamposto difensivo nel 1062 dai Normanni. Oggi rimangono i resti di due torri di guardia e l' imponente ponte Normanno lungo 80 metri. Fu l'acropoli di una città sicula, come dimostrano i reperti fittili del VII secolo a.C. e le grotte disseminate nella zona, usate come sepoltura fino al periodo bizantino tra cui la famosa grotta di Nigrò protagonista di numerose leggende. Allo stato attuale, oltre al ponte Normanno, resistono parte delle mura di cinta, le fondamenta delle torri, alcune scalette scavate nella roccia e la meridiana.

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