Sulle aggressioni al personale sanitario sono purtroppo piene le cronache da Nord a Sud senza distinzione, un fenomeno il più delle volte legato alla scarsa considerazione che si ha del lavoro svolto dai sanitari, i quali si trovano a fronteggiare una situazione di grande disagio vuoi per mancanza cronica di personale vuoi per i tagli ai posti letto con conseguenti carenze organizzative. Medici e operatori sanitari sotto assedio spesso vittime di violenze non solo verbali ma anche fisiche tali da scoraggiarne la permanenza soprattutto nei pronto soccorso che più degli altri reparti registrano una gravissima carenza di personale medico. Da qui l'idea di fornire agli operatori sanitari gli strumenti per difendersi. L'ospedale Chiello di Piazza Armerina lo fa organizzando il primo corso di difesa personale che si è svolto sabato scorso presso il Percorso Rosa del PS di Piazza Armerina. Ad istruire i sanitari il professore Dino Bonfiglio che non solo ha fornito informazioni utili, ma ha anche simulato situazioni di rischio, mettendo in atto metodiche, che hanno permesso agli operatori sanitari di acquisire competenze professionali di autodifesa valide ed efficaci per proteggersi da potenziali aggressioni. Il primo addestramento è stato organizzato dalla responsabile, la dottoressa Linda Vitali ed è stato sponsorizzato dalla presidente del Lions Club di Piazza Armerina, Cristina Vitali.