La Via Sacra. Un percorso emozionale tutto da vivere

Lo si può definire un vero e proprio arkeo-trekking alla scoperta di luoghi dalla storia millenaria

Il percorso si snoda lungo il sentiero della cosiddetta “Via Sacra” che ha inizio dalla strada statale 117 bis, in contrada Baronessa e finisce alla rocca di Cerere luogo dove venivano celebrati i riti dedicati alla Dea Cerere situato a 972 metri sul livello del mare. Lo si può definire un vero e proprio archeo-trekking, un modo per concedersi una passeggiata emozionale per scoprire luoghi e tesori dell’antichità in mezzo alla natura. Il percorso a piedi è della durata di circa 2 ore su pendenza del 45% . Diodoro Siculo racconta che “questa via d’accesso fu percorsa, per secoli da re, cittadini e pellegrini provenienti da tutta la Sicilia, giungevano nella valle alla base della Rocca, detta giardino di Enna. Salendo il pendio incontravano vari sacelli e altari sparsi lungo il percorso. Il cammino, che andava dall’attuale Grotta dei Santi fin su al tempio, saliva lungo un sentiero dove la roccia trasudava acqua e i pozzetti permettevano le funzioni votive di purificazione. Si proseguiva verso il tempio che sorgeva in cima a una valle erbosa ricoperta di viole e altri fiori di molte specie degni della dea”.
Durante il percorso si vedono ancora pozzetti di acqua, enormi massi utilizzati come altari per le antiche divinità e che permettevano le funzioni votive di purificazione. Inoltre, durante il cammino si possono acquisire le informazioni del luogo dalle bacheche turistiche installate lungo il sentiero. La prima bacheca (fot. 1) descrive La Grotta dei Santi scoperta in contrada San Calogero, nel 1970, nascosta tra gli alberi, all’interno di una casa semidistrutta che testimonia l’esistenza di comunità eremitiche e di monaci basiliani. Rimasta incustodita e utilizzata dai pastori sia come stalla che come frantoio, si presume che anticamente, la grotta sia stata luogo intermedio di culto a Cerere, trovandosi a metà percorso dal vero grande tempio posto in cima alla rocca. Gli affreschi, trovati all’interno, raffiguranti il Cristo e quattro Santi, in stile bizantino, tra cui San Nicola identificato da una scritta, potrebbero risalire a metà del XIV secolo, ai tempi dei Normanni. Emblematica è l’immagine del Cristo Pantocratore una delle più antiche raffigurazioni sacre che compare al centro della parete di fondo. Un’altra bacheca (fot. 2) lungo il pendio che sta sotto la rocca di Cerere, spiega un blocco di pietra (fot. 3) risalente al periodo greco, di 2 metri per 1,60 che nel 1930 fotografato e descritto nel suo taccuino dall’archeologo Paolo Orsi arrivato ad Enna durante una campagna di scavi proprio in questi luoghi. Sicuramente quella pietra sarà tutt’oggi ben nascosta sotto altri massi che nel tempo si sono staccati dalla roccia sovrastante. Su essa c’era scolpito AΡΧΟΣ/ΔΑΜ/ENNAIΩN, giardino degli ennesiContinuando sulla Via Sacra è visibile anche una profonda cisterna (fot.4) che anticamente serviva per irrigare i campi e ad abbeverare gli animali. Ed ancora, salendo, a destra, soi trova lo spiazzo del Santuario di Santa Ninfa (fot. 5) dove si vedono alcune delle tante nicchie sacre che si trovavano sul lungo percorso prima di arrivare al tempio principale. In questo luogo fu poi costruita nell’era cristiana anche una chiesetta dedicata a Santa Ninfa.
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