Al via il bando per il concorso di progettazione della "Via del Grano"

La data di scadenza per la presentazione degli elaborati è il 11 ottobre

Un lavoro di squadra, attorno ad un'idea romantica, che ha avuto l'obiettivo di pensare, di ragionare ad un percorso sostenibile capace di metter insieme gli elementi identitari del territorio per promuovere un turismo lento, sempre più richiesto, che vuole assaporare e contaminarsi della storia, dell'ambiente, del vissuto, dei sapori e delle vocazioni, per vivere intensamente i luoghi. E' così che l'interessante proposta lanciata dal commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio, sostenuta dall'ingegnere capo nonché RUP, Giuseppe Grasso e dal suo staff, di ripercorre la Via del Grano nel cuore dell'Isola, ha da subito coagulato l'interesse del territorio che ha visto la condivisione e l'impegno dell'Università Kore, e degli ordini professionali, degli Architetti, Ingegneri e Agronomi. Un'idea iniziale che ha preso corpo e forma e che, grazie ai tanti contributi professionali del team di lavoro si è concretizzata con la pubblicazione sul sito istituzionale dell'Ente del bando europeo per la realizzazione di un percorso lento, di un’infrastruttura, a doppio senso di marcia, improntata ai più aggiornati principi della mobilità dolce e sostenibile, per vivere il cuore verde della Sicilia, a sostegno del turismo naturalistico e culturale, capace di interconnettere l'area Pergusa/Grottacalda e la ferrovia dismessa Leonforte-Caltagirone nel tratto che collega Floristella con Piazza Armerina." Abbiamo gettato le basi - ha commentato Girolamo Di Fazio- per un progetto che in fondo sintetizza in sè la nostra idea di sostenibilità, di valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, naturalistiche ed archeologiche in una visione turistica che oggi più che mai punta all'anima e al cuore dei luoghi e che parli ad un turismo emozionale. Il territorio ha tutti gli elementi attrattivi per mettere in piedi un percorso  ambizioso, ma realizzabile, che risponda a questi requisiti. Ringrazio tutto il team che ha reso possibile la realizzazione del bando e in modo particolare l'università Kore, che ci ha fortemente sostenuti. Un doveroso grazie al professore Gianluca Peluffo e ai suoi assistenti per il loro prezioso contributo professionale. Siamo fiduciosi che questa iniziativa possa captare le migliori risorse professionali, anche in campo europeo, stimolare le giovani menti e innescare una sana competizione per ottenere il miglior risultato". Il bando europeo inserito nella piattaforma informatica del Consiglio nazionale degli Architetti aperto ai professionisti, prevede due gradi distinti. Nel primo step i partecipanti dovranno elaborare una proposta che, nel rispetto dei costi, del programma di Concorso e delle prestazioni richieste, sarà esaminata dalla Commissione Giudicatrice, nominata dopo la data di consegna degli elaborati, la quale sceglierà, tra quelle pervenute, le migliori cinque senza formazione di graduatorie. Nel grado successivo sarà scelta la proposta vincitrice a cui assegnare il primo premio pari a circa 54 mila euro. Premi anche ai rimanenti 4 classificati ai quali andranno, a ciascuno, 9 mila euro. Al vincitore del concorso sarà, inoltre, affidata la progettazione definitiva dell'opera. Il costo complessivo stimato per la realizzazione del progetto ammonta a circa 6 milioni di euro. Tra gli obiettivi del progetto è recuperare infrastrutture viarie dismesse e abbandonate promuovendo un nuovo tipo di mobilità dolce innovativa attraverso il ripristino di un tratto dell’antica Regia Trazzera Calascibetta-Barrafranca parzialmente scomparsa, un tratto della S.S. 117 bis, da numerosi anni chiusa al pubblico, un tratto della S.P. n. 88 e una parte della linea ferroviaria dismessa Leonforte-Caltagirone, connettendo la stazione di Floristella a quella di Piazza Armerina per un totale di circa 30 chilometri. Il percorso, come prevede il bando, dovrà essere progettato secondo il principio delle greenway, tenendo conto degli ultimi sviluppi della micromobilità sostenibile ed elettrica. La sua realizzazione non rappresenta quindi esclusivamente la prospettiva di una nuova greenway e ciclovia in un territorio che necessita di connessioni interne per la fruizione di beni e paesaggi ma anche uno strumento di più ampio respiro per tutti i visitatori che volessero apprezzare i luoghi e muoversi con mezzi che possano offrire un ulteriore elemento di inclusività per l’utenza debole. Si tratta, dunque, di un percorso di mobilità dolce sostenibile ispirato al concetto di greenway ma che a questo aggiunge anche le opportunità offerte dai nuovi mezzi sostenibili, favorendo nuovi tipi di mobilità (bici elettriche, microveicoli elettrici ecc.). Il percorso andrà pensato come infrastruttura in dialogo con il territorio attraverso soluzioni intermodali che consentano la connessione tra mobilità lenta e veloce, la relazione, anche quale strumento di tutela, con entità culturali, parchi archeologici, minerari e naturalistici, emergenze paesaggistiche, realtà socioeconomiche, imprese e strutture ricettive. Il percorso sarà un modo per abitare il paesaggio e dovrà quindi offrire all’utenza servizi essenziali quali aree di sosta con sedute, punti acqua, pannelli informativi e tutti i possibili arredi che ne consentano e favoriscano la fruizione. Sarà inoltre strumento di riscoperta delle strade romane, bizantine, musulmane, che attraversavano l’Isola e di valutazione dell’impatto archeologico. Enna è un territorio ricco di storia, cultura, beni artistici, di campagne attraversate da colture diverse. Un territorio che ha tutti gli strumenti per prepararsi ad attrarre e accogliere il turismo internazionale, nazionale, di prossimità, anche con nuove modalità di fruizione. Il progetto oggetto del Concorso ha l’obiettivo di contribuire a valorizzare in modo innovativo tale patrimonio ambientale, culturale, enogastronomico; incoraggiarne lo sviluppo per farne un esempio di attenzione all’ambiente, alla diversità, all’accoglienza; renderlo un riferimento nella fruizione di percorsi e parchi naturali, attraverso soluzioni innovative a basso impatto ambientale ma ad alto impatto sociale. 

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