L'UE chiede ai cittadini di contribuire a plasmare il futuro del suolo europeo

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica online per ottenere un feedback e sviluppare la nuova Strategia 2030 per la salute, il ripristino e la protezione del suolo

La consultazione è un'opportunità cruciale per incidere positivamente sul futuro del suolo europeo, dopo che quest'estate l’intero continente ha subito gravi siccità e incendi. Dall'inizio del 2022 in Europa sono bruciati oltre 60.000 ettari di terreno, più del doppio rispetto al 2021 e circa 4,6 volte la media degli ultimi dieci anni (2012-2021). E il degrado del suolo è un fattore chiave poiché i terreni europei non sono abbastanza sani per mitigare gli effetti devastanti del cambiamento climatico. L'aumento del contenuto organico del soprassuolo è una soluzione concreta, che tuttavia non viene opportunamente considerata. Nel frattempo il 60-70% dei terreni agricoli in Europa versa in condizioni critiche. Il rapporto di agosto 2022 dell'Osservatorio Europeo della Siccità (EDO) ha dichiarato che il 47% dell'Europa è in condizioni di allerta per un evidente deficit di umidità del suolo; il 17% dei terreni del vecchio continente è dichiarato invece allarmante con conseguenti gravi ripercussioni sulla vegetazione. - “Il ruolo del suolo, fondamentale per gli equilibri della biosfera - Pierluigi Stefanini, Presidente e Portavoce dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile-  da cui dipende il benessere dell’umanità, non viene oggi adeguatamente considerato. Per cambiare passo bisogna costruire un quadro d’azione specifico, in grado di arrestare il degrado del suolo e contrastare la desertificazione”. Per Daniela Saltarin, geologa, vicepresidente di Plant for the Planet Italia "l’emergenza di oggi richiede azioni di intervento a tutela e salvaguardia straordinarie ed urgenti che solo la politica, con gli strumenti che ha a disposizione per legiferare, può garantire."  A livello globale il problema non è minore. L'estensione del degrado dei terreni è stimata tra il 20 e il 40% della superficie totale del pianeta, interessando direttamente aree coltivate, zone aride, umide, foreste e praterie con conseguenze per quasi la metà della popolazione mondiale (UNCCD, 2022). La consultazione avviata dall’UE è gratuita e può essere compilata da chiunque, richiede 10 minuti per i non esperti, con domande aggiuntive facoltative per gli specialisti della materia. Il risultato servirà a comporre un quadro giuridico completo che conferirà al suolo lo stesso livello di tutela che esiste per l'acqua, l'ambiente marino e l'aria. Senza un suolo sano, la vita come la conosciamo oggi è in pericolo: gli alimenti perdono il loro valore nutrizionale, siccità e inondazioni si intensificano, la biodiversità è compromessa e gli agricoltori si indebitano. Inoltre, il suolo assorbe meno carbonio dall'atmosfera, accelerando il processo di riscaldamento globale. "Da specialista sui temi dell’Agenda 2030 e da scienziata della sostenibilità, posso confermare che il degrado del suolo nel nostro paese è un danno per tutti i servizi ecosistemici, poiché compromette i benefici che esso fornisce ai nostri territori. " Questo vuol dire che, anche nel nostro paese - aggiunge Vienna Eleuteri, Presidente di BLYP Be Like Your Place-  il suolo sta perdendo le sue funzioni, che lo sta facendo sempre più rapidamente e che questo processo impatta dimensioni biofisiche ed economiche dalla portata devastante". Sono 80 le nazioni che sostengono il movimento Save Soil, con 8 di queste che hanno firmato protocolli d'intesa con Salva il Suolo, tra cui Barbados, St. Kitts & Nevis, Antigua & Barbuda, Dominica, St. Lucia, Guyana, Azerbaijan ed Emirati Arabi Uniti. Sostenuto dalle Nazioni Unite e dal Programma alimentare mondiale, Salva il Suolo individua un unico modo per affrontare le preoccupazioni relative alla salute delle colture e ridurre il rischio e l'impatto della siccità: aumentare il contenuto organico del suolo agricolo al 3-6%. Perché il suolo ha bisogno di essere salvato Il contenuto organico è una componente fondamentale per il terreno; è costituito da residui vegetali, microrganismi, materia in decomposizione e materia stabile (humus). Ci sono molti modi per aumentarlo a partire dalla concimazione con scarti vegetali o animali. In ogni caso gli esperti concordano sul fatto che per essere produttivo il livello di contenuto organico nel suolo deve essere almeno del 3-6%. Il degrado del suolo, d’altro canto, aggrava una serie di problemi globali, tra cui la siccità e i cambiamenti climatici. È stato dimostrato che l’aumento del contenuto organico incrementa la porosità del suolo quindi la sua capacità di immagazzinare H2O 1 . Una risorsa fondamentale considerando che il 90% del fabbisogno idrico della produzione agricola mondiale viene soddisfatto proprio dall’acqua naturalmente contenuta nel soprassuolo 23 . Secondo le stime delle Nazioni Unite, la rigenerazione del suolo può evidentemente incrementare qualitativamente e quantitativamente la produzione agricola e non di meno ridurre le emissioni di gas serra del 25-35% 4 , abbattendo contemporaneamente il rischio di incendi e incrementando il potenziale per assorbire e ridurre l'anidride carbonica immessa nell'atmosfera 5 . A causa della perdita di contenuto organico l'erosione del suolo, ha determinato l’immissione nell’atmosfera di circa 133 gigatoni di carbonio (GtC) 678 dagli albori dell'agricoltura a oggi. Se i terreni del nostro pianeta non vengono rivitalizzati, il riscaldamento globale potrebbe causare il rilascio di ulteriori 840 miliardi di tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera, ovvero una quantità superiore a quella immessa dall’uomo negli ultimi 30 anni 9 .

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