Come eravamo, ma come saremo?

Un amarcord del capoluogo

 Enna,capoluogo di provincia nel 1927 .

 

Conta 20mila abitanti su un territorio  a vocazione agricola e mineraria.

 

E' la nona provincia siciliana, proprio nel centro della Sicilia.

Da questo momento si trasforma in una città che registra l'aumento di nuovi posti di lavoro, legati al terziario.

La popolazione cresce, fino a contare, nel censimento di fine anni '50, 31mila abitanti.

 Ferve l'attività edilizia, le ruspe travolgono un pezzo di storia, legato ai rioni più antichi  per fare posto a palazzi, piazze ed uffici.

Anche la Torre di Federico,circondata da un bosco, con una vegetazione variegata, si trasforma in un monumento che domina case e strade sfaltate.

Fino alle porte della seconda guerra mondiale Enna vive un periodo di quiete civica, ma il 13 luglio del 1943,la data segna un evento disatroso:  il bombardamento degli Alleati che si abbatte su tutto il territorio urbano, con danni rovinosi.

Finita la guerra- fino alla metà degli anni '60- la vita scorre tranquilla nel capoluogo, mentre le campagne restano isolate dal mondo.

L'emigrazione verso terre più mirabolanti, svuota masserie e terreni.

 Il sogno è partire, lavorare, per poi fare ritorno e godersi la vecchiaia, nella città natia.

Contemporaneamente al desolante panorama delle vallate senza più vita, nascono  i primi agglomerati ad Enna bassa e a Pergusa.

Piano piano comincia a respirarsi aria di  modernità, agonismo e mondanità.

Siamo nel 1961, quando la formula Uno sbarca all'autodromo di Pergusa.

La mitica coppia dei bolidi, Bandini e Baghetti, Grahham Hill, tra gli altri, sono ormai di casa nel capoluogo, e ritornano sempre volentieri per l'ospitalità, la buona cucina, il clima mite in estate e le belle ragazze. La tradizione vuole che ai tre vincitori della gara, sul podio, si faccia trovare una giovane ennese per il classico bacio ai piloti. 

  Alle gare automobilistiche ecco che si affianca un'altra iniziativa che farà lustro ad Enna.

I teatro più vicino alle stelle, all'interno del Castello di Lombardia,diviene un rinomato palcoscenico per le stagioni di opera lirica e di operette. Un ricordo su tutti la mitica coppia Elvio Calderoni e Aurora Banfi, i migliori protagonisti della commedia musicale italiana   

Archiviata la stagione classica , il Castello diventa un meta fissa per gli amanti della musica leggera e rock,

I concerti dei big,-chi non ricorda Ray Charles?- rimangono ancora impressi nel cuore dei più nostalgici.

Anche le attività culturali fioriscono. Si aprono due musei e si ripristina il premio letterario dedicato allo scrittore ennese Nino Savarese, con la presenza delle più prestigiose firme della letteratura contemporanea, una su tutte, Leonardo Sciascia, habituèe delle edizione letterarie che veniva di buon grado ad Enna perchè la trovava una città  con le " sembianze di  paese".

Usi e abitudini  legati allo svago vedono la gente riversarsi tutte le sere lungo la via del centro cittadino, per la cosidetta passeggiata., in gergo "le vasche” su e giù per cento metri, dove si consumano amori, gelosie e anche pettegolezzi.

Il mitico bar Rosso è un punto di riferimento per la meglio gioventù ennese che non perde occasione di sostare davanti la vetrina, o sedersi nei tavolini approntati nella stagione estiva.

 Nascono le due discoteche, la "21" e il "Disco rosso", le prime radio private e le matrciole, feste da ballo organizzate per tenere a battesimo l'anno scolastico, con l'elezione delle miss bellezza, eleganza e simpatia.

Fermento e tanta allegria contraddistinguono gli anni 70, 80 e 90, fino alla memorabile arrivo della Ferrari,con le esibizioni, nell'autodromo di Pergusa, dell'asso dell'automobilismo, Michael Schumacher. Un evento storico, questo, che ospitò giornalisti,sportivi e personaggi da tutto il mondo.

A metà degli anni '90,  la fondazione Kore inaugura il suo ateneo, ad Enna bassa,con oltre  78 milioni di euro di investimenti per la realizzazione del Campus, il primo e l'unico della Sicilia.

 Siamo nel 2005, la città non è la stessa, i centri commerciali, specie quelli del catanese, hanno il sopravvento sulle singole attività commerciali.

 Non si esce più  per strada. Si va di fretta, non c'è tempo. 

 La città si trascina perde ancora pezzi  di sedi istituzionali. Via  la banca d'Italia, ma anche  Telecom ed  Enel.

Nel 2013 , e precisamente il 27 marzo, un altro decisivo cambiamento: vengono soppresse dalla Regioien siciliana le Provicne.

 Il resto è storia di questi giorni.

Nessuno sa come finirà.

Tutti sanno pero' che Enna non sarà piu' quella di un tempo.  

 

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