Anche il vescovo Rosario Gisana tra gli ulivi di Zagaria per parlare di pace e di fratellanza

La visita per nuove iniziative socio culturali in collaborazione con il Libero Consorzio Comunale di Enna

Il messaggio sempre più attuale di San Francesco d'Assisi che nel Cantico delle Creature, Laudato si mi Signore, guarda al rispetto della natura e alla sostenibilità ambientale svela il vero significato del progetto del campo di germoplasma dell'ulivo di Zagaria, realizzato dal Libero Consorzio Comunale di Enna. Un campo dove convivono in armonia le specie di ulivo provenienti da tutto il mondo, nel rispetto delle loro tipicità, e dove cresce il frutto della pace e della fratellanza universale. Un progetto che apre sempre più le porte alla condivisione, per raggiungere obiettivi che mirano alla salvaguardia dell'ambiente, dell'agrobiodiversità e della crescita sostenibile. Da qui la rete con altri campi presenti nel territorio nazionale tra cui quello di Lugnano e il gemellaggio con l'orto di Assisi dove crescono gli ulivi provenienti da Zagaria. E' proprio durante la visita del vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, a Villa Zagaria, che si sono poste le basi per condividere iniziative mirate a promuove la cultura della solidarietà, della crescita sostenibile nel rispetto dell'utilizzo responsabile delle risorse naturali. Ad accogliere il vescovo il commissario straordinario, Girolamo Di Fazio che, assieme al responsabile della Riserva e del Campo,  Antonio Aveni e all'esperto, Andrea Scoto, ha ribadito la volontà dell'Ente di sviluppare una connessione non solo scientifica ma anche culturale attraverso l'apertura del parco di Zagaria alla fruizione quale bene dell'umanità. " La scelta democratica di aprire il parco di Zagaria non solo al mondo della ricerca - ha ribadito Di Fazio- è legata all'esigenza di rendere fruibile questo straordinario bene ambientale quale esempio di gestione pubblica replicabile nei territori che guarda all'innovazione sostenibile, fattore trainante per il mantenimento del patrimonio naturale". Il Vescovo nell'apprezzare la bellezza del sito e del lavoro svolto per il mantenimento dell'area ha manifestato la volontà di rafforzare i rapporti di collaborazione per far si che l'esperienza di Zagaria possa rappresentare un riferimento per iniziative che guardano all'integrazione, alla solidarietà e al rispetto dell'agrobiodiversità quale condizione essenziale per un'alimentazione sostenibile e salubre per tutti. 

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