Istituto " Dante Alighieri" di Valverde. Il Commissario del Libero Consorzio risponde al Consiglio Comunale

 

In merito alla nota “querelle” scatenata dal servizio giornalistico andato in onda nei giorni scorsi nel programma televisivo Striscia la Notizia sull’ Istituto di Istruzione Superiore “Dante Alighieri” sito nel quartiere Valverde, nel cuore del centro storico del capoluogo, attualmente chiuso per lavori in corso, il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio, ha inviato una nota al Consiglio Comunale per fornire ogni utile elemento amministrativo al fine di consentire la reale conoscenza dei fatti. Tutto ciò necessario a tutela dell’interesse pubblico e del raggiungimento delle finalità istituzionali.

"Spiace constatare che la Giunta comunale, spinta dall’onda emotiva e dal clamore mediatico che ha investito la Città all’indomani della messa in onda del servizio giornalistico, abbia deciso unilateralmente con propria delibera di rientrare in possesso del plesso immotivatamente senza avvertire l’opportunità politico istituzionale di verificare e di accertare quale fosse la programmazione in atto del Libero Consorzio Comunale di Enna, quali le necessità, più volte manifestate dall’Istituto interessato e non ultimo quale lo stato dei lavori. In risposta alla lettera del Comune del 25/01/2022 con cui lo stesso trasmette la Delibera di G.C. n.13 del 25/01/2022, il Libero Consorzio ha già rappresentato le motivazioni tecniche amministrative che confermano l’interesse e la volontà di continuare a destinare a Istituto superiore il plesso oggetto della querelle. Il Libero Consorzio, come già scritto nella nota inviata al Comune, ha in uso i locali in forza della Delibera di Giunta comunale n° 198 del 29/04/1999 e successiva scrittura privata del 7/07/1999 giusta applicazione dell’articolo 8 comma 1 della Legge 23/96. Tale norma prevede che “Gli immobili dei comuni e dello Stato utilizzati come sede delle istituzioni scolastiche, di cui all’art 3 comma 1 lettera b), sono trasferiti in uso gratuito, ovvero in caso di accordo tra le parti, in proprietà con vincolo di destinazione ad uso scolastico, alle Province che si assumono gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché gli oneri dei necessari interventi di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento alle norme vigenti. I relativi rapporti sono disciplinati mediante convenzione”. Venuto in possesso dell’immobile l’allora Provincia Regionale, in considerazione delle esigenze manifestate dall’Istituto scolastico ha ampliato gli spazi didattici realizzando un corpo aggiuntivo contenente n° 10 aule, un auditorium e la palestra. Il costo complessivo di tale intervento, realizzato con un mutuo acceso con Cassa Deposito e Prestiti, è stato di euro 1.988.359,00. L’Istituto successivamente è stato anche oggetto della verifica per l’adeguamento antisismico allo scopo di garantire alla numerosa popolazione scolastica adeguati standard di sicurezza . Utilizzando fondi dell’Ente è stato conferito l’incarico all’ ingegnere Antonio D’Aveni per l’adeguamento strutturale dell’edificio la cui realizzazione dei lavori si è conclusa nel 2018, per un costo complessivo di euro1.255.217,41 così ripartito: Ministero dell’Istruzione euro 276.618,91, Regione Sicilia euro 345.000 e ex Provincia euro 634.198,50. Il trasferimento dell’Istituto in altra sede ad Enna bassa sempre di proprietà del Libero Consorzio è avvenuto a seguito dell’inizio dei lavori e precisamente nel maggio del 2016. Una decisione inevitabile che si è resa necessaria per consentire la realizzazione degli interventi strutturali in sicurezza certamente incompatibili con la presenza in aula degli studenti e del corpo docente. I lavori di adeguamento si sono conclusi nell’agosto del 2018. Questa Amministrazione commissariale, che ricordiamo ha avuto inizio nel gennaio del 2020, riscontrata la sofferenza di quest’opera pubblica, ha avviato l’iter per il collaudo statico delle opere conclusosi il 3/9/2020. Inoltre, per adempiere a delle prescrizioni del progettista a corredo degli interventi di adeguamento sono state realizzate nel 2021 delle verifiche sui solai, con esito positivo, rimane da completare ancora il collaudo tecnico amministrativo. Ultimati i lavori l’immobile, ad oggi, risulta adeguato sismicamente ma ancora non agibile. Interventi di rifunzionalizzazione sono stati già inseriti nel Programma Triennale 2021/2023 e successivamente inseriti nella bozza del Programma Triennale 2022/2024 in cui l’opera è stata riportata con la previsione di spesa di 2.100.000,00, di cui 1.000.000,00 con fondi propri, con livello di priorità 1 e con la possibilità di un’immediata approvazione vista la conformità urbanistica e la verifica positiva dei vincoli ambientali. Il piano è stato redatto nel marzo 2020, ancora prima dello scoppio della querelle. L’Istituto di Istruzione Superiore “Napoleone Colajanni” che comprende oggi anche il Liceo psicopedagogico “Dante Alighieri” ha in più occasioni manifestato l’intendimento di rioccupare gli spazi di via Valverde. Interlocuzione che vogliamo ricordare al Consiglio è iniziata già nel 2021 e che ha consentito di tracciare con la Dirigenza scolastica e con una qualificata delegazione di genitori e studenti un percorso condiviso che avrebbe portato al trasferimento nel plesso di Valverde dell’Istituto musicale già avviato e del Coreutico, il nuovo indirizzo che ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero competente. Per questi corsi di concerto con la scuola il Libero Consorzio ha già programmato la realizzazione di un “Campus”, per offrire servizi agli studenti, molti dei quali si prevede proverranno dai comuni limitrofi e anche da fuori provincia. Da parte dell’Ufficio tecnico si respingono le accuse di avere incautamente abbandonato i locali, in quanto sono state prese le opportune precauzioni per scongiurare l’intrusione di soggetti estranei. In modo particolare sono state collocate delle grate in ferro in tutte le aperture a piano terra. Lo stato di abbandono visto nel servizio giornalistico realizzato dalla redazione di Striscia la notizia è riconducibile, in buona parte, alla presenza ancora del cantiere all’interno dell’Istituto. Relazionato ciò risulta evidente che non ricorrono le condizioni di cui al comma 8 del già citato articolo 8 legge 23/1996 “Il vincolo di destinazione scolastica su un immobile trasferito in uso all’Ente competente ai sensi dell’articolo 3 comma 1 può essere revocato e l’immobile restituito all’Ente proprietario, qualora l’Ente competente sottragga alla destinazione scolastica altri immobili di sua proprietà con equivalenti caratteristiche”. In forza della convenzione e delle necessità più volte manifestate dalla popolazione scolastica il Libero Consorzio ha così investito ingenti risorse con la manifesta volontà di utilizzare e di certo di non abbandonare l’immobile a uso esclusivamente scolastico per continuare ad assolvere pienamente e con coscienza i propri compiti istituzionali. Non sfugge di certo al Consiglio e agli amministratori comunali che una restituzione spontanea dell’immobile esporrebbe questa Amministrazione a dovere rispondere di danno erariale per avere speso denaro pubblico finalizzato esclusivamente a migliorare le condizioni strutturali e logistiche degli studenti degli Istituti superiori per poi invece consentire una diversa destinazione d’uso".

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