Nel campo internazionale di germoplasma dell'ulivo di Zagaria trova il suo habitat naturale tra gli ulivi di tutto il mondo l'iperico, una essenza erbacea ricca di principi attivi con poteri curativi e lenitivi per la salute della pelle e non solo, già anticamente riconosciuti e apprezzati. Questa pianta, di cui si utilizzano i fiori, si è propagata naturalmente all'interno del campo favorita dalla buona pratica agronomica, riconducibile all'inerbimento controllato, che favorisce l'incremento della sostanza organica, rallenta l'erosione e migliora le condizioni di abitabilità delle piante. La presenza di questa essenza spontanea nel campo ha suscitato l'interesse a sperimentare la produzione dell'olio di iperico conosciuto come olio di "San Giovanni", utilizzando l'olio ottenuto dalla spremitura delle olive provenienti dalle varietà di tutto mondo. Detto fatto. E' bastato mettere insieme la professionalità e l'entusiasmo dell'agronomo del Libero Consorzio Comunale di Enna, e responsabile del campo e della Riserva, Andrea Scoto e l'esperienza di un appassionato di erbe spontanee, Costantino Bencivinni, anch'esso dipendente dell'Ente, per produrre una piccola campionatura di olio di iperico che sarà sottoposta alle analisi a cura degli istituti di ricerca che da tempo operano nel campo. Un altro piccolo passo per lo sviluppo di un progetto più ampio che punta a promuovere linee di ricerca per la tutela e lo sviluppo di attività sostenibili nelle aree protette. Per la produzione dell'olio è stato seguito un metodo tradizionale che prevede e che segue una precisa tempistica. " La raccolta della pianta così come vuole la tradizione avviene il giorno di San Giovanni, il 24 giugno - ci spiega Bencivinni- Si confezionano dei mazzetti che vengono, se necessario, lavati e fatti asciugare per farli appassire al sole. Trascorsi alcuni giorni abbiamo provveduto a separare i fiori dai rametti e a trasferirli in un contenitore di vetro. I fiori sono stati ricoperti con l'olio di oliva di Zagaria. I contenitori devono trovare sistemazione in uno spazio all'aperto esposto ad Est e grazie agli effetti della luce, del sole, del calore e degli sbalzi termici avviene la fermentazione fino ad ottenere, dopo circa trenta giorni, la caratteristica pigmentazione rossa. L'olio viene filtrato e pronto per essere utilizzato. I pastori un tempo utilizzavo i resti dei fiori filtrati dall'olio per curare e medicare gli animali". Oggi l'olio iperico è molto richiesto dalla cosmetica. Utilizzato per lenire la pelle del viso soprattutto per coloro che hanno rossori e pelle particolarmente irritata. Le proprietà antinfiammatorie e lenitive di questo olio sono davvero importanti e per questo il suo impiego è utile anche per nutrire la pelle molto sensibile. La sua azione antiflogistica, quindi anti batterica, è dovuta alla presenza di particolari sostanze nella pianta di iperico. In caso di viso irritato e arrossato, quindi, suggeriamo di usare l’olio di iperico per risolvere il problema in modo efficace e naturale. Olio di iperico è particolarmente richiesto anche per contrastare l’invecchiamento del viso, agisce in profondità nella pelle del viso e riempie in questo modo i solchi delle rughe nutrendo e ricompattando la cute. Utilizzare quotidianamente l’olio di iperico sul viso permette di mantenere la pelle giovane più a lungo sfruttando le proprietà straordinarie di questo prodotto ottenuto con le olive di Zagaria, espressione massima della biodiversità.