Onore a Napoleone Colajanni che ha ancora tanto da raccontare ed insegnare

Conclusa con oltre 400 presenze in sala la tre giorni di Med. Mez dedicata alla figura dell'illustre concittadino ennese

 

Un qualificato dibattito oltre che un grande interesse mediatico hanno registrato le tre giornate di studio Med. Mez. celebrate per il Centenario della morte di Napoleone Colajanni tenutesi nell’Auditorium dell’Università Kore di Enna. E' stata un'occasione per rivalutare la figura dell'illustre e poliedrico cittadino ennese di cui è ancora vivo e pulsante il messaggio di politico lungimirante, di statistico, di studioso sociale tanto da offrire in questa kermesse preziosi spunti di riflessione a chi svolge un ruolo nelle Istituzioni, chiamate a rivedere se stesse per governare il cambiamento. Oggi più che mai si attendono sfide epocali, determinate dall’emergenza sanitaria e climatica, che richiedono una visione non più solo europeista ma globale. Gli effetti delle scelte debbono concorrere, in una rinnovata visione umanistica, a migliorare le condizioni di vita di ciascuno in ogni luogo del Pianeta. Il suo monito dovrà tradursi oggi nella capacità di sfruttare al meglio le opportunità del nuovo PNRR e del piano di resilienza per sanare diseguaglianze sociali, economiche e culturali e per compiere scelte per la salvaguardia dell’ambiente. Napoleone Colajanni ha testimoniato come la forza delle Istituzioni, della rettitudine, dell’onestà, della verità, del pretendere il rispetto dei diritti spesso negati ai più deboli, sopravviva ed è ancora capace di far accendere nelle nuove generazioni quella spinta e quella passione politica capace di incidere e di dare risposte ad un mondo che cambia, e non sempre nella giusta direzione. Se le prime due giornate si sono avvalse di storici, antropologi e sociologi di fama nazionale, come il Presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo l’antropologo della Sapienza Antonino Colajanni, lo storico Pino Ippolito Armino e il Vice Presidente della Commissione Cultura del Senato della Repubblica Francesco Verducci, solo per citarne alcuni, la terza giornata si è caratterizzata sulla visione del fenomeno mafioso, partendo dal solenne “Nel Regno della Mafia” di Napoleone Colajanni fino ai giorni nostri con ospiti di eccellenza del panorama nazionale. Eugenio Bonanno del Centro Studi Med Mez e la Professoressa Agata Ciavola, Coordinatrice di Scienze Strategiche e della Sicurezza della Kore hanno introdotto i lavori che Giacomo Mulè, Preside di Scienze dell’Uomo e della Società della Kore, ha moderato affrontando i temi della criminalità organizzata, partendo dagli scritti di Colajanni. Serafina Buarné, già Responsabile Anticorruzione e Segretaria Generale di Roma Capitale, ha ripercorso i temi che con “La Corruzione Politica” del 1888, Napoleone Colajanni tracciava come perversione del potere e che la Buarnè ha raccontato arrivando fino all’esperienza di quella inchiesta che giornalisticamente è stata definita “Mafia Capitale” e che la Buarnè ha seguito direttamente essendo la Responsabile dell’Ufficio Anticorruzione di Roma prima di prendere la guida della Segreteria Generale. Fonte di dimostrazione di come in un ambiente a trazione maschile, come quello delle Forze dell’Ordine, le donne possono avere successo e ricoprire ruoli apicali è stato l’intervento e l’esempio della Prefetta Isabella Giannola che ha ricoperto il ruolo di Vice Capo Nazionale dei Servizi Segreti. La Giannola ha prima raccontato alle giovani studentesse in sala la sua esperienza incoraggiandole a seguire le proprie passioni e farle diventare professioni ed ha poi esposto alla platea parte degli strumenti di contrasto alla criminalità mafiosa attraverso il sistema di interdittive antimafia e di norme contro l’inquinamento mafioso negli enti locali. La giornalista di Live Sicilia e coordinatrice del mensile antimafia “S” Laura Distefano, ha raccontato con una passione rara e intelligente l’evoluzione della mafia catanese e del modello “Santapaola” per cui l’inquinamento mafioso del potere dello Stato vale più di una guerra aperta nello stile dei corleonesi e, come ripreso anche nei lavori del pomeriggio, di come l’icona del capomafia etneo, sia ancora suggestiva in molti giovani, nonostante l’ex boss è in carcere dal  18 maggio del 1983, quindi da quasi trent’anni. I lavori della mattina hanno avuto un ospite molto atteso, come il Procuratore Aggiunto della Procura antimafia, la DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo che, intervenendo in streaming per motivi di sicurezza, ha ripercorso le tappe storiche della ‘ndrangheta, non più solo calabrese - ha sottolineato Lombardo - e dei collegamenti con le altre mafie, i cartelli della droga e il livello imprenditoriale, massone e politico, come emerso dalle ultime inchieste sul periodo stragista delle quali il Procuratore Aggiunto è stato titolare insieme ad altri magistrati della DDA impegnati in quel fronte complesso della ‘ndrangheta, oggi riconosciuta come una delle organizzazioni criminali più violente, organizzate e potenti al mondo. La giornata ha raccolto anche due interventi che non erano programmati, ad inizio mattina i saluti del Senatore Fabrizio Trentacoste che ha ringraziato Med Mez e la Kore per aver dato i giusti onori al politico ennese; la fine della sessione antimeridiana è stata invece sottoscritta dall’intervento dell’Onorevole Marco Zambuto, Assessore Regionale alle Autonomie Locali che ha portato i saluti del Governo Regionale. Nel pomeriggio, dopo l’introduzione di Francesco Nasonte di Med Mez con i saluti del Coordinatore di Scienze criminologiche di Unikore Sergio Severino e di Tiziana Arena di Med Mez è iniziato il rush finale di una “tre giorni” che ha registrato riconoscimenti importanti. Dopo la disanima del Colajanni fatta dal sociologo Roberto Cipriani, Emerito dell’Università di Roma 3, il Direttore Responsabile di Paesi Etnei Oggi e giornalista di Live Sicilia Fernando Massimo Adonia ha condotto i lavori del pomeriggio che hanno visto interpreti tre figure diverse e complementari dell’impegno e della cultura antimafiosa: il Presidente della Commissione Regionale Antimafia On. Claudio Fava, il Magistrato Alfonso Sabella, componente del pool antimafia di Gian Carlo Caselli, la cui intensa a attività investigativa portò alla cattura di Bagarella, Aglieri, i fratelli Brusca e centinaia di altri mafiosi di spicco, e il giornalista di “Domani” e scrittore di mafia Attilio Bolzoni. Sono stati affrontati temi di attualità investigativa e giornalistica, partendo dal periodo stragista della mafia corleonese che Alfonso Sabella ha raccontato con una passionalità intensa e caratteriale che è stata resa familiare agli italiani attraverso la serie televisiva Rai “Il cacciatore”. Sulla trattativa Stato-Mafia, sul ruolo dell’informazione e della formazione dei più giovani è intervenuto, Attilio Bolzoni firma storica di “Repubblica” che oggi si occupa di mafia nelle colonne di “Domani” e Claudio Fava, impegnato nel contrasto alla cultura mafiosa da decenni, oggi impegnato come Presidente della Commissione Regionale Antimafia nel Parlamento Siciliano, ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’associazionismo delle scuole e degli enti locali soprattutto in alcune aree della Sicilia e di come il rigore della politica nella lotta al fenomeno criminoso deve estendersi nella prevenzione e quindi nell’educazione culturale. Per tutti è tre i relatori, dal punto di vista della lotta giudiziaria ed investigativa, serve una normativa più efficiente che permetta di realizzare al meglio il metodo che inaugurò Giovanni Falcone, definito “follow the money”, in quanto la mafia di oggi si affida di più alla corruzione che non alla violenza. il Presidente del Centro Studi Med Mez Paolo Garofalo ha chiuso i lavori raccogliendo le indicazioni che sono venute nel corso delle tre giornate e anticipando che Med.Mez. si farà carico di esportare nelle scuole e nelle altre università il pensiero laico di Colajanni, unitamente alla cultura antirazzista ed integrante, antimafiosa, non violenta, meridionalista, mediterranea ed europeista, che sta alla base della costituzione del Centro Studi.

Print
Commenti

Theme picker


Ultime notizie

«aprile 2024»
lunmarmergiovensabdom
25262728293031
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293012345

Archivio

Seguici su YouTube

Seguici su Facebook