4
set
2013
Venturino: appuntamento alla prossima settimana.
Il vice Presidente dell’Ars attende le mosse del Governo sulle Province per poi pronunciarsi.
Per noi è attendista, ma lui rimanda la nostra impressione al mittente. Antonio Venturino, vice presidente dell’Ars, non si vuole esprimere in merito alla soppressione delle Province e meno che mai sui mancati finanziamenti agli enti locali.
Onorevole, dal suo ruolo privilegiato e prestigioso, in quanto rappresentante del territorio ennese, come intende muoversi fin dalla prossima settimana?
“ Non voglio annunciare battaglie ed additare colpe. Il Governo, nella persona dell’assessore alle Autonomie Locali, Patrizia Valenti, che ha annunciato di farci visionare la bozza sulla legge oggetto di attenzione da parte dei territori. Ritengo, quindi, che sia prematuro esprimermi circa un argomento da approfondire fin dalla prossima settimana”.
Va bene, Onorevole, ma lei ha contezza della situazione di difficoltà in cui versano le Province ed in modo particolare quella di Enna? L’impossibilità a chiudere il bilancio di previsione rende problematico erogare i servizi essenziali e pagare gli stipendi.
“ Lei mi invita finalmente a chiarire un aspetto. Una cosa è la legge sulla soppressione delle Province, una cosa è il deficit economico che gli Enti stanno vivendo. E’ importante da sottolineare che sono due aspetti distinti e separati. Anche se non avessimo votato la legge che abolisce le Province, il problema della mancanza di fondi alle Province stesse sarebbe rimasto”.
Mi permetta di obiettare, Onorevole. Se le Province fossero rimaste in vita, nella ripartizione dei fondi sicuramente si sarebbe tenuto conto di assicurare quelle spese che oggi, invece, non possono essere garantite.
“ Non è proprio così. Il deficit economico sarebbe stato lo stesso un grave problema”.
Adesso, Lei cosa farà?
“ Innanzitutto abbiamo garantito l’apertura delle scuole con una manovra di bilancio. Per quanto riguarda le altre problematiche da lunedì seguirò tutto l’iter e potrò esprimermi con cognizione di causa”.
Ma avrà Lei sicuramente un progetto che intende portare avanti.
“ Certo che ce l’ho”.
Ne vuole parlare?
“ Mi riferisco per esempio al libero Consorzio dei Comuni. In quanto tale ogni Cittadina potrà espressamente dichiarare a quale Consorzio vuole appartenere, tenendo presente del risparmio economico e delle esigenze dei territori.”
Onorevole, per quanto riguarda i dipendenti delle Province dove andranno spalmati?
“ Questo è un problema che non esiste. Professionalità e competenze verranno assolutamente garantiti, assicurando il mantenimento del posto di lavoro per tutti. In ogni caso avrei piacere di riprendere l’argomento con voi mercoledì prossimo”.
Va bene, Onorevole, allora ci rivediamo mercoledì.