Un viaggio indietro nel tempo...

Tra Assoro e Valguarnera a spasso con il principe

I più accreditati tour operator confermano come stia radicalmente cambiano l'esigenza del turista che somigliando più al viaggiatore vuole contaminarsi, immergersi nei luoghi per godere di un viaggio emozionale. Chiede così di cogliere la vera essenza del luogo che sta visitando, di entrare in una dimensione atemporale dove le pietre degli antichi edifici, i paesaggi, gli ambienti tornano così per incanto indietro nel tempo e le epoche passate rivivono. Così il luogo "comunica" e resta un ricordo indelebile nel cuore del vero viaggiatore.

Proviamo allora a recarci in due paesi dell'Ennese, Assoro e Valguarnera e immaginiamo di accompagnare tra il 1400 e il 1600 i nobili feudatari di Assoro fondatori di Valguarnera nell'escursione tra i loro possedimenti.

Arrivati dunque ad Assoro, incontriamo lungo la via Crisa, nel cuore storico del paese, Vitale e Simone Valguarnera: siamo alla fine del 1300 e i fratelli sono venuti al seguito di Martino I dalla Catalogna, oggi ricca regione della Spagna; in compenso dei loro servigi ottengono dal re la contea di Assoro e il castello, che viene così ad essere da loro abitato nei piani superiori.
Osserviamo incuriositi il loro abbigliamento: seguendo la moda dell'epoca, indossano aderenti calzoni di tela sottile e stivaletti allacciati al polpaccio; hanno un mantello quasi a ruota e dalle maniche della tunica si intravede una pelliccia di coniglio, fauna locale, tinta di rosso.
In inverno, invece, certamente sfoggiano una tunica formata da due stoffe, al cui interno sono inserite pellicce di volpe o lepre, coniglio o faina, sempre fauna locale che in quel tempo popolava quelle contrade.
Prima tappa della nostra passeggiata sono gli affascinanti ruderi del castello sul monte Stella, costruito precedentemente intorno al XIII secolo in epoca normanna dallo stesso architetto che a Catania progettò Castello Ursino di Catania.
I conti, in seguito, però abbandonano questa forse non molto comoda residenza, facendone erigere nel 1491 una più confortevole al centro di Assoro, proprio vicino l'allora Chiesa di San Leone, in seguito Basilica.
Sembra di vedere i Conti e il loro seguito nei preparativi per il trasferimento...

Rechiamoci allora nell'attuale piazza Marconi. Alziamo lo sguardo e osserviamo la nuova residenza, oggi conosciuta come Palazzo della Signoria, collegato alla Chiesa da un arco a tutto sesto: lo stile è catalano con i balconi in pietra lavorata. Un secondo edificio attiguo, sorge nel 1538 in stile barocco, La stessa chiesa, (costruita nel 1186 appannaggio diretto di Costanza d'Altavilla), viene ingrandita e diventa basilica nel 1499.

.....Se la passeggiata dei Conti è stata a cavallo, certamente i destrieri hanno trovato ricovero a pianterreno, nelle bellissime scuderie, oggi visibili dall'attuale piazza Umberto I.

E' il 1549 e arriva una grande notizia per i Valguarnera: il re Carlo V concede loro la " Licentia Edificandi" per far sorgere un nuovo borgo nel feudo di Caropipi.
In seguito a questo grande avvenimento il conte palatino Giovanni fa costruire un palazzo- castello al centro del nuovo nucleo abitato, a cui darà il nome della famiglia Valguarnera.

Prima però di lasciare Assoro, non facciamoci prendere dalla fretta....
Vale la pena dedicare una parte del nostro tempo, come il poeta Ugo Foscolo ci ha insegnato, alla visita dei luoghi dove alcuni componenti di questa famiglia, importante per la storia di Sicilia, hanno la loro ultima dimora: la Basilica di San Leone e la non distante Chiesa di Santa Maria del Carmine.
I marmi e le sculture che li arricchiscono sono per la maggior parte del famoso scultore Antonello Gagini e della sua scuola.
Presso la Basilica si trovano gli artistici sarcofagi in marmo del Vescovo Jaime Valguarnera (1501) figlio di Giovanni, in cui si ammira la figura di una dolce Madonna che veglia su di lui, quelli dei suoi fratelli Ponzio e Vitale (1510 - 1513) e di don Giuseppe con la moglie Maria del Carretto (1617- 1618), tutti arricchiti da poetiche iscrizioni in lingua latina.
A cinque minuti a piedi dal centro storico, in Via Portaterra, nella Chiesa di Santa Maria del Carmine, si trova lo splendido Mausoleo di Francesco Valguarnera: s'innalza sorretto da quattro cariatidi che rappresentano la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza e la Temperanza, tutte virtù attribuite al Conte; poggia per terra, come le tombe imperiali e reali che si trovano a Palermo.

Lasciamo adesso Assoro e dirigiamoci verso Valguarnera distante circa 25 chilometri per visitare l'abitato dove i Conti fanno erigere il nuovo Palazzo-Castello.
Intorno ad esso dal 1549 si è sviluppato il borgo con una maglia a scacchiera, elemento strutturale in uso nella conformazione dei nuovi borghi trail 1500 e il 1600; la struttura urbanistica a croce aveva come asse centrale le vie dove attualmente ci troviamo, Matteotti e Garibaldi.
Vengono costruite delle Chiese, edificazioni promosse dai Valguarnera. Prima tra tutte la Chiesa Madre che viene dedicata a San Cristofero, devozione portata dai feudatari dalla Spagna, dove il Santo è molto venerato.
Vale la pena di recarsi in piazza della Repubblica ed entrare in Chiesa. La monumentale facciata dall'andamento curvilineo dell'edificio barocco era rivolta verso il palazzo del principe...

Entrando ammiriamo le tre navate e scorgiamo improvvisamente il principe Don Francesco tra i banchi della prima fila.......
E' il 1631, e osserviamo il suo abbigliamento: segue la moda del momento, il suo ricco vestito rinascimentale è di colore rosso, simbolo di prestigio e potere, le spalle sono larghe come segno ulteriore di possanza e imperio, la corta giubba modella il busto e il colletto alto è pieghettato e arricchito da merletti, le braghe sono corte e rigonfie sopra il ginocchio. Novità dell'ultima moda: aderenti calze di maglia.
Egli mostra visibile tutta la sua soddisfazione: la costruzione della Chiesa è conclusa e un paio di anni prima il 26 gennaio del 1628 il vicerè duca di Alburquerques, a nome di Filippo IV rilascia l'esecutoria relativa al Privilegio di Fondazione, dietro richiesta del Conte nel 1625.
Da quel momento i Conti di Assoro sono diventati Principi e Valguarnera Principato; adesso il paese ha 350 abitanti e 100 famiglie residenti, in tutti gli atti pubblici il nome trascritto è VALGUARNERA e i Valguarnera entrano di diritto per legge a far parte del Parlamento Siciliano a Palermo.
Le altre Chiese sorte sotto i Valguarnera sono quella di Sant'Antonino (1666) e Sant'Anna (1687), quest'ultima oggi in via Sebastiano Arena.
I loro conici campanili ancora in uso sono decorati da colorate mattonelle in ceramica, espressione di una tradizione decorativa in uso dal XVI secolo.

Avremmo voluto ammirare il Palazzo Valguarnera, ma nel 1958, l'allora Sindaco Vincenzo Sicilia lo fece radere al suolo per far posto all'attuale plesso dell'attuale scuola elementare "Don Bosco".

Improvvisamente però al posto della scuola elementare vediamo sulla piazza risorgere l'antica dimora principesca dagli alti balconi e finestre.
In uno dei balconi affacciato l'ultimo Valguarnera che vi dimorò stabilmente: il Conte e Principe Don Emanuele Valguarnera.
...E' il 1837 e il solitario e aristocratico Don Emanuele è vestito all'inglese da vero dandy, un largo fazzoletto annodato al collo, la futura cravatta, pantaloni fino al ginocchio e alti e lucidi stivali di pelle.
Appoggiato alla ringhiera c'è il suo bastone dal manico d'argento con impresso lo stemma nobiliare.
Il motto del Principe è "per essere eleganti non bisogna farsi notare".


L'ultima discendente, Agata, sposa il principe Giuseppe Alliata di Villafranca portandogli in dote titoli nobiliari e patrimonio, tra cui il palazzo Valguarnera a Bagheria.

Tornati improvvisamente al nostro XXI secolo ci accorgiamo del tempo trascorso e notiamo che sia Assoro che Valguarnera sono ricchi, oltre che di storia, di bar, ristoranti, b&b e agriturismi di qualità e a noi il piacevole compito di scoprirli e godere di ciò che questi due paesi sanno offrirci per il ricordo di un viaggio perfetto!











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