Il 2014? Abbiamo avuto l’avvicendamento di tre commissari, due straordinari ed uno ad acta. Non si può dire certo che è stato un anno, cosi come preannunciato dalla politica regionale, di cambiamento e meno che mai di rivoluzione.
Questa Provincia, anzi ex, ha visto il passaggio del testimone dal commissario straordinario, Salvatore Caccamo, al comando dell’Ente per un anno e mezzo, al neo commissario, insediatosi due settimane addietro, Antonio Parrinello.
Per un mese circa però ha fatto capolino il terzo commissario, questa volta ad acta, Francesco Riela per gestire la vacatio tra i due “colleghi”.
Ci eravamo tanto illusi.
La rivoluzione preannunciata non si è ancora consumata.
Questo Ente come del resto tutti gli altri otto siciliani, brancola, traballa e sopravvive.
Se consideriamo, tra l’altro ,che i trasferimenti dello Stato hanno subito una drastica riduzione ppari a circa il 90 per cento, non si comprende che fine faranno questi Enti di secondo livello, demonizzati e condannati dall’ opinione pubblica.
A dare man forte all'immaginario collettivo che vede le Province come enti inutili ci pensa il Governo centrale che ha deciso di mandare in mobilità il cinquanta per cento dei dipendenti.
Se in Sicilia succederà lo stesso non ci sarà un gran che da brindare per questo nuovo anno, oramai alle porte.
Noi, pero', non ci arrendiamo e guardiamo al 2015 con ottimismo, confidando nel fatto che la tanto agognata rivoluzione possa migliorare quello che già esiste e non rottamarlo, senza ricostruire.
Quindi noi lotteremo fino alla fine, augurando a chi ci sta vicino, a voi e a tutti noi, un anno pieno di senza troppi scossoni .