Eleonora, medico o cantante?

Giovanissima si divide tra studio e canto

La musica, la sua passione, prima il coro, in parrocchia, a sei anni, e poi tutto il resto.

Eleonora Cassaro,  20 anni, è nata ad Enna, ma studia medicina  all'università di Catania.  A sette anni comincia a studiare  pianoforte e dopo qualche anno, scopre il suo vero amore, il canto. Comincia a comporre canzoni e grazie ad suo amico con una piccola sala di registrazione, incide anche.

 

-La prima volta in pubblico

"Non volevo neanche farlo, ma un mio amico dopo aver sentito uno dei miei brani ha voluto assolutamente che mi esibissi. Ero in un villaggio turistico molto grande per cui avevo davanti a me un pubblico di circa mille e 300 persone.Dopo avere iniziato a cantare ho visto il pubblico entusiasta così come la mia famiglia che era  con me e...  non volevo più smettere! E' una cosa che succede sempre.Prima di un esibizione tanta paura, poi una volta sul palco tutto passa. Ci sei tu, la musica e il pubblico, nient'altro"

 -Ci racconti la tua escalation?

 “Mi sono esibita in svariate manifestazioni, ricevendo consensi. Ho anche partecipato al MusicArt “Summer Festival” del 2012 e davanti una giuria di professionisti, di cui hanno fatto parte Fabrizio Palma e Pietro Barone, tenore del famosissimo trio “Il Volo”, ho ottenuto un secondo posto. Nel febbraio del 2013 ho partecipato al concorso TIM, torneo internazionale della musica, guadagnandomi  la qualificazione ai quarti di finale a Parigi, presso il  Conservatoire de Musique de Courbevoie. Ho iniziato così un breve corso di composizione e pianoforte con il maestro Angelo Di Leonforte che mi è stato di grande ispirazione per la composizione di nuovi brani inediti. Ho proseguito, inoltre, il percorso studio di canto già avviato tre anni fa con l'insegnante, la cantante jazz, Antonella Catanese grazie alla quale non solo ho acquisito una buona tecnica vocale, ma anche un modo di relazionarmi con il pubblico.”

-Ti accendi di entusiasmo, quando parli delle tue performances.

“Vorrei che questa potesse diventare una professione vera e propria, ma sarebbe un sogno riuscire a continuare questa bellissima esperienza nel mondo della musica e allo stesso tempo diventare un medico chirurgo.”

-Che ne pensano mamma e papa’?
“Sono molto contenti del mio percorso musicale e mi appoggiano nelle scelte che faccio, in particolare mia madre con la quale condivido la passione per il canto.”

-A quale artista ti ispiri?
“Alle grandi cantanti dalla voce black come Aretha Franklin o ''la nera bianca'' Anastacia della quale il 29 novembre vedrò un concerto a Roma e non vedo l'ora!"

-Sei determinata, riesci nel tuo intento, emozione mai ?

“Ultimamente ho partecipato ad un'audizione e dovendo presentare due brani di mia composizione ho chiesto ai maestri se volessero che cantassi in italiano o inglese e loro hanno voluto sentire una canzone per lingua. Tuttavia dopo avere eseguito il primo pezzo in italiano ho iniziato l’altro  convinta di cantare in inglese e invece stavo cantando in italiano! Per fortuna me ne sono accorta subito e tutto si è risolto simpaticamente."

-Il tuo cavallo di battaglia?

""Simply the best" di Tina Turner, un brano grintoso che si accorda perfettamente con mio timbro e alla mia personalità e mi diverte molto cantarlo."

 - Il ricordo di un concerto che ti ha lasciato un segno nel cuore? 

"Una delle volte in cui mi è piaciuto di più esibirmi è stata durante una piccola festa di paese nel periodo natalizio. Ho ricevuto i complimenti penso più belli che si possano ricevere "Mi hai fatto emozionare, davvero una bella voce" Confesso che ho pianto".

-Invidie, gelosie?

 "'Certo che in questo ambiente non mancano mai nè le critiche nè le brutte dicerie. Le critiche costruttive sono sempre ben accette e cerco ogni volta di ascoltare e fare in modo di migliorare. Ma per diverse volte ho sentito dire che ho vinto alcuni premi solo perchè conoscevo uno o più componenti della giuria. Non credo si tratti di invidia da parte dei miei colleghi, più che altro vivendo in un paese in cui si va avanti soltanto se si hanno le giuste raccomandazioni sembra quasi un utopia riuscire ad ottenere qualcosa senza alcun tipo di "aiuto". Però è certo che dispiace sentir dire queste cose quando hai studiato molto per ottenere quel risultato, senza bussare alla porta di nessuno".  


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Categorie: Costume e SocietàNumero di visite: 5868

Tags: Eleonora Cassaro;Aretha Franklin

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