L' occasione è stata assistere alle consuete attività di inanellamento dell’avifauna a scopo scientifico che si svolgono nella Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa per contribuire, in linea con quanto sta accadendo nel resto del mondo, a rendere più pulito il Pianeta. E così i volontari aderenti al progetto CHOONA (Choose the Nature – Scegli la Natura) assieme ad alcuni studenti di Scienze della Formazione Primaria dell’Università Kore, e di alcuni volontari esteri del progetto AIESEC, una indiana di Bombai, un colombiano di Bogotà e una macedone di Skopje, accompagnati dai responsabili della LIPU di Niscemi Manuel Zafarana, Debora Falzolgher e Fabio Rizzo, muniti di sacchi e ramazza hanno ripulito le zone circostanti le 2 aree di birdwatching, posizionate sulle rive del Lago. Aree queste che consentono di osservare l’ornitofauna senza causare disturbo ai volatili.
I volontari hanno potuto così osservare, oltre a diverse specie quali l’Airone cenerino, la Garzetta, il Cavaliere d’Italia, il Piro piro culbianco, il Mignattino piombato e varie anatre tra cui la rara Moretta tabaccata, anche gli uccelli rilevati durante le attività di inanellamento. Attività curate da Giovanni Cumbo, della Stazione Siciliana di Inanellamento, e da Rosa Termine, Biologa dell’Università “Kore” di Enna. Diverse le specie inanellate, tra cui Occhiocotto, Cannaiola, Merlo, Usignolo, Capinera, Sterpazzolina; inoltre, di particolare rilievo, perché rari per Pergusa, il Beccafico e il Luì grosso (specie migratrici che hanno scelto Pergusa per rifocillarsi e poi poter continuare il loro viaggio verso l’Africa centrale e meridionale dove trascorreranno l’inverno).
Il Beccafico (Sylvia borin) è un silvide di circa 20 grammi; può coprire distanze dalla primavera all’autunno di ogni anno di almeno 6 mila km tra l’Europa e l’Africa, è una specie relativamente longeva tra i Passeriformi dato che in natura può raggiungere mediamente i 10 anni d’età; in Italia nidifica solo sull’arco alpino e in alcune aree planiziali, specialmente nei boschi golenali di Ticino, Po, Adige e nel Carso Triestino.Il Luì grosso (Phylloscopus trochilus) è un grazioso silvide ancora più piccolo del Beccafico, con un peso medio di 10 grammi; nidifica esclusivamente nei boschi del Nord ed Est Europa, infatti è una specie spiccatamente migratrice a lungo raggio.
Sono entrambe specie protette a livello internazionale dalle Convenzioni di Berna e Bon.