sabato 7 ottobre 2006

Lettera al presidente della Repubblica

Signor Presidente della Repubblica,
l’art. 79 del recente disegno di legge noto come “Finanziaria
2007” prevede la istituzione di una commissione di studio “al fine di
razionalizzare la revisione delle circoscrizioni provinciali e
l’istituzione di nuove province”. Nello stesso disegno di legge, l’art.
33 dà mandato di rideterminare gli ambiti di competenza degli uffici
periferici del Ministero dell’interno, correlando la dimensione
territoriale con la popolazione “che non deve essere inferiore a 200.000
abitanti”.
Se la norma venisse approvata dal Parlamento, verrebbero
cancellate le Prefetture e le Questure, nonché i comandi dei Vigili del
Fuoco, di 14 Province italiane, tra le quali quelle di Massa-Carrara,
Sondrio, Vercelli, Gorizia, Aosta, Enna.
Non Le scrivo per il caso di Enna. Lo Statuto della Regione
Siciliana attribuisce esclusivamente alla stessa Regione la competenza
ad istituire o sopprimere le Province, per cui non è a rischio la
esistenza della Provincia di Enna, anche nel caso in cui venissero
soppresse tutte le strutture territoriali statali. Certo, stupisce che
lo Stato possa pensare di lasciare senza Prefettura e senza Questura una
Provincia come quella di Enna, nella quale da qui a tre anni verranno
investiti in lavori per infrastrutture e servizi oltre mille milioni di
euro, di cui la metà privati, e dove c'è una Università con quasi
diecimila studenti (ma tra i criteri indicati all’art. 33 del ddl non
figurano purtroppo le attività culturali e formative).
Il problema che desidero sottoporre alla Sua autorevole
attenzione è di ordine generale.
E’ quello di uno Stato che sempre di più decide di
rappresentarsi nel Paese secondo schemi istituzionali che fanno
riferimento a strutture private, che disdegna di essere “Ente” e si
autodefinisce come un insieme di “Agenzie” sul modello dei grandi gruppi
industriali e di potere economico. E’ una sorta di “Stato-telecom” che
si "call-centerizza" e si allontana quindi sempre di più dai cittadini
(ridotti ormai a clienti o utenti) e dalla capacità di leggere le realtà
territoriali, che sembra riesca ad interpretare soltanto in termini
banalmente aritmetici. Con la aziendalizzazione selvaggia, lo Stato
perde autorevolezza e il suo essere punto di riferimento appare affidato
ad un logo accattivante o ad uno spot pubblicitario ben riuscito.
Con la progressiva regionalizzazione dei servizi essenziali
(sanità, istruzione, sicurezza) lo Stato delegittima se stesso, e si
disgrega da solo, tradendo la Costituzione nella parte fondamentale in
cui essa dichiara l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità, gli uni
e le altre ormai affidati soltanto alle politiche delle singole realtà
regionali.
Di questo Stato nessuno può avvertire l'utilità in alcuna
parte d'Italia. E una Provincia senza Prefettura e senza Questura
diviene la rappresentazione sul territorio di una Repubblica senza
Stato.
Mi appello dunque alle Sue alte funzioni ed alla Sua
autorevolezza affinché questo disegno complessivo, e questo specifico
disegno di legge, vengano sottoposti, in nome dell’art. 3 della pag. 2 di 2
REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA
PROVINCIA REGIONALE DI ENNA
Presidenza
Costituzione, alla più rigorosa riflessione, e se necessario a profondi
ripensamenti, da parte di tutti coloro che rivestono un ruolo di
responsabilità nel nostro Paese.
Con gratitudine e stima
Cataldo Salerno

Presidente della Provincia Reg Cataldo Salerno

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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 2197

Tags: soppressione provincia prefettura di Enna

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