Codice Contratti e Superbonus. L’Ordine degli Architetti Enna fa appello al Governo

Gli Ordini professionali in subbuglio

All'indomani dei due provvedimenti del Governo Meloni in tema di Codice dei Contratti e di Superbonus 110% non si sono fatte attendere le critiche da parte dei professionisti impegnati nel settore. Per l'Ordine degli Architetti di Enna il rischio palesato è di un ritorno al passato rispetto alla professione. " Due le preoccupazioni che, come Consiglio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Enna, vogliamo evidenziare - motiva il presidente, Sebastiano Fazzi -. Da un lato le modifiche al Codice dei Contratti tra le priorità che il Ministro Salvini dovrà affrontare prima della fine dell’anno, dall’altro le modifiche al bonus già 110%. Nel primo caso, si rischia – continua Fazzi - di farci tornare indietro di trent’anni. Tante le preoccupazioni, scompare la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio, vengono fortemente ridimensionati gli strumenti indispensabili per promuovere la qualità del progetto, come i concorsi di progettazione per non dire che si calpestano i diritti dei liberi professionisti. Un altro rischio è che si chiude il mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio piccole e ai professionisti di talento e rilanciate procedure che vanno contro la qualità, come l’appalto integrato, che relega il progetto a un ruolo del tutto marginale nell’esecuzione delle opere pubbliche. È il peggiore provvedimento in materia di lavori pubblici degli ultimi trent’anni. La bozza del nuovo Codice cancella, infatti, tutte le conquiste faticosamente raggiunte nel tempo per rilanciare centralità e qualità del progetto, per aprire il mercato dei lavori pubblici ai giovani ed a quanti hanno idee e talento e non solo alle società forti di fatturati e dipendenti. Condividiamo l’idea di semplificare le procedure per accelerare la programmazione e l’esecuzione dei lavori pubblici, ma siamo ben consapevoli che senza un progetto di qualità chiaro e dettagliato si incentiveranno ribassi scellerati e continueremo a vedere realizzati interventi discutibili e poco sicuri e, prevedibilmente, il formarsi di contenziosi e ulteriori incompiute. Confidiamo adesso nel Ministro Salvini, al quale offriamo la nostra collaborazione affinché il testo del nuovo Codice sia fondato non su una semplificazione miope e destinata al fallimento ma, al contrario, su uno snellimento reale delle procedure necessarie per realizzare le opere pubbliche, supportato e garantito dalla qualità del progetto che rimane, a nostro avviso, il pilastro principale su cui fondare la riforma”.  Sul versante Bonus per l’edilizia le preoccupazioni sono ancora più reali. È inconcepibile -afferma il presidente dell'Ordine- continuare ad assistere a cambiamenti delle regole in corso d'opera, mettendo in crisi non soltanto i tecnici e le imprese ma anche i cittadini che hanno fatto programmi di vita in funzione delle norme vigenti. Per i condomini, ad esempio, c'era la norma che consentiva di potere usufruire dell’agevolazione 110% per i lavori di efficientamento energetico e sismico effettuati entro la fine del 2023, stravolta con il DL 176/2022 che lascia inalterato l’agevolazione al 110% per i lavori iniziati entro il 25 novembre 2022, abbassando l’agevolazione al 90% per i lavori iniziati dopo tale data. Ciò che ci sentiamo di dire al Ministro per la transizione ecologica Gilberto Pichetto Fratin è di valutare quali sono stati gli effetti positivi prodotti da questi bonus, basti considerare, ad esempio, uno studio fatto da Nomisma che ha calcolato che il Superbonus ha generato un valore economico di 124,8 miliardi di euro, pari al 7,5% del Prodotto Interno Lordo (PIL) del Paese, e prevede che, per ogni beneficiario, l'investimento genererà un risparmio annuo medio in bolletta di 500 euro, oltre ad avere generato un aumento dell’occupazione. "Rimaniamo fiduciosi – conclude Fazzi- nell’accoglimento di queste istanze per potere impostare nel futuro immediato un metodo di lavoro condiviso tra Governo e Ordini Professionali, che possa portare al raggiungimento degli auspicati risultati utilizzando al meglio le straordinarie risorse del PNRR".

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