Scala mobile. Ritorna?

Il progetto è di nuovo al vaglio della Regione siciliana per il finanziamento

Si chiamano scale mobili, ma nel progetto si legge “ Percorso meccanizzato per il collegamento tra Enna bassa ed Enna Alta.”

A cura della Provincia, il piano è stato riesumato tra i dossier dell'Ente perchè “cantierabile.” 

Questo vuol dire che dalla Regione Siciliana è arrivato il diktat: forniteci progetti già pronti per inoltrarli all'Unione europea. Parola d'ordine : fate presto.

E così è stato.

Per tracciare una linea cronologica, bisogna risalire al maggio del 2007, quando venne stilato il primo studio di fattibilità, per passare poi alla redazione del progetto preliminare e alla redazione della sua versione definitiva.

Successivamente, siamo nel 2009, nascono alcune controversie tra Provincia e Genio civile, per via del parcheggio multipiano, in zona Pisciotto, su cui si appongono vincoli e si frappongono ostacoli burocratici. Oggi, però rimossi, grazie ad una serie di lavori effettuati dal Comune di Enna, attento e seriamente interessato alla realizzazione dell'opera.

 

Settanta milioni di euro, il costo complessivo, di cui il 50 per cento a  carico dell'U.E e la restante parte a carico della cordata di privati che andrebbe ad aggiudicarsi la gara e a gestire i servizi con i relativi guadagni per trent'anni.

La scala andrebbe da Enna bassa- zona università, dove è previsto un altro parcheggio, alla zona Pisciotto. Da qui si snoderebbe un'altro percorso meccanizzato fino a piazza Vittorio Emanuele.

 

Con buona pace degli ambientalisti che avevano negli anni passati sollevato l'obiezione della troppa cementificazione delle pendici di Enna, il piano avrebbe una connotazione moderna e funzionale.

L’idea è ottima. La struttura è nella mente dei suoi progettisti. Il team della Provincia, coordinato dal dirigente, Giuseppe Colajanni sta seguendo tutte le fasi richieste.  Il piano è condiviso dal commissario straordinario, Salvatore Caccamo.

La domanda, però, è d'obbligo: resterà, come tante e tante altre opere, un'idea di cui si parla, si progetta, si lavora, per finire poi nel dimenticatoio della pubblica amministrazione?

La risposta è incerta.

Di sicuro questa volta non mancherà per la Provincia e per il Comune di Enna. E' bene ricordare che la passata amministrazione Monaco, al suo insediamento, cancellò dal piano triennale la scala mobile, rinunciando alla possibilità di accedere al finanziamento dell'opera, dirottato, invece, ai cantieri navali di Palermo.

Se non facciamo tanta fatica, proviamo ad immaginare innanzitutto i lavori dell'impresa. Cantieri in fermento, con impiego di tonnellate di acciaio, e assunzione di manodopera . 

E non è poco.

Immaginiamo anche le scale pronte e definite, con i tapis roulants che consentiranno di arrivare direttamente nel centro storico di Enna -sulla piazza Vittorio Emanuele, conosciuta come piazza san Francesco.

Non mancherebbero neanche le zone verdi, nel tragitto tra le due aree da collegare con spazi attrezzati. Praticamente cambierebbe il volto della città.

Più tecnicamente il percorso viene descritto così:

Inizia all’ aperto  - lunghezza di circa 190 m- prosegue al coperto -lunghezza di circa 710 m, con due tratti in galleria. Il primo snodo sino al parcheggio “Pisciotto” ed il secondo sino alla meta finale. La lunghezza complessiva è quindi di circa 1.860 m.

Utopia o realtà? Ai posteri....

 

 

 

 

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Categorie: I Comuni, EnnaNumero di visite: 4185

Tags: Scala mobile

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