Servono 4 milioni per chiudere il bilancio.
Questa la somma che il commissario straordinario Salvatore Caccamo chiederà al Governo per assicurare servizi e stipendi.
Dopo il confronto, la decisone di rinviare tutto di sette giorni, al massimo, quando al tavolo della concertazione siederanno anche i 9 ragionieri generali degli Enti dismessi.
“In questo modo—spiega il commissario, Salvatore Caccamo- si esaminerà concretamente la posizione di ciascun ente ed il relativo fabbisogno economico al fine di garantire servizi e stipendi”.
E’ da verificare, difatti, con i dossier alla mano, la simulazione di ripartizione effettuata dall’assessorato regionale Autonomie Locali, da cui emerge l’esigenza di sviscerare le spese singole e quindi procedere “secondo una metodologia concertata tra tutte le nove ex Province”, sottolinea Caccamo.
I fondi che saranno stanziati serviranno a coprire le spese dei servizi socio assistenziali, del diritto allo studio, al pagamento degli stipendi e alle quote di ammortamento dei mutui.
”Per queste spese- spiega il commissario- la Regione ha destinato a favore di consorzi 10 milioni di euro, indirizzati alle spese correnti e altrettanti 10 milioni in conto capitale”.
Nel corso della prossima riunione Caccamo farà presente con una relazione dettagliata la necessità di assegnare alla ex Provincia la somma di 4 milioni di euro, necessaria per chiudere il bilanci di previsione.