Villa romana del Casale. L'assessore alle aree archeologiche lancia un appello alle istituzioni
Tanti i punti da individuare e sui quali discutere, secondo Adamo. La priorità resta il recupero e la tutela dei pavimenti musivi. L’amministratore richiama alla “piena fruibilità” del sito, in modo da coniugare cultura e turismo, attraverso una ancora maggiore partecipazione di visitatori, senza diversificazioni, senza differenze di ceto e di età “possano godere di un bene di alto profilo.” Inoltre, l’assessore che ha competenza in materia di archeologia lancia una proposta alle istituzioni “la Provincia provvede, attraverso finanziamenti stanziati nel proprio bilancio, a promuovere l’immagine dei siti archeologici, a provvedere alla loro valorizzazione. Un esempio per tutti, la strada di accesso al sito di Morgantina, costata all’Ente, 7 miliardi della vecchie lire. Perché, dunque, non ipotizzare una somma, pari ad una minima percentuale, dell’incasso derivante dalla visita ai siti del territorio ennese da destinare all’ente Provincia?” Questo è uno dei tanti quesiti che, anticipa Adamo, potrebbero essere vagliati dal tavolo tecnico, a cui, in pieno accordo, si dovranno trovare le “risposte più adeguate”, in modo da concludere il dibattito e lanciare segnali all’esterno di un’intesa allargata che veda le parti impegnate a definire la “strategia politica più adeguata alla piena valorizzazione della Villa romana del Casale”.
Il capo ufficio Stampa
Daniela Accurso