Il caso delle ex Province siciliane è oramai esploso. Tutte e nove sono sull'orlo del dissesto finanziario non più in grado di dare risposte ai territori e di garantire il livello occupazionale dei dipendenti. In merito, dopo un incontro avuto con il sindaco e i dipendenti della Città metropolitana di Messina, il sottosegretario Alessio Villarosa ha diramato un comunicato stampa con il quale chiarisce gli esisti delle riunioni avute con gli uffici della Ragioneria Generale dello Stato e con il Ministro Tria.
"Nel corso dell’incontro con gli uffici sono state approfondite tutte le possibili ipotesi di soluzione per le problematiche che affliggono le ex province siciliane e si è riscontrata la fattiva disponibilità di tutti i presenti a predisporre una serie di misure di carattere normativo per consentire agli enti in difficoltà finanziaria di chiudere i bilanci utilizzando, in deroga alla normativa vigente, gli avanzi e in tal modo poter utilizzare gli stanziamenti in conto capitale di provenienza ed entità certe. Tale proposta normativa verrà veicolata in un apposito provvedimento d’urgenza.
Nell'incontro con il Ministro è emersa un’ulteriore ipotesi di lavoro che attraverso un’intesa a breve con la Regione, in sede di Conferenza Unificata, consentirebbe alle ex Province di fare affidamento su risorse che verrebbero sbloccate per far fronte alle prime necessità di carattere finanziario; un'iniziativa che permetterebbe di dare dunque maggiori risposte alle necessità del territorio”.
Al momento però solo dichiarazioni d'intenti che lasciano solo sperare. In atto nulla di concreto per la soluzione del problema, che potrebbe diventare ingovernabile per le conseguenze a cascata che l'assenza di finanziamenti produce. A rischio scuole, strade e dipendenti. L'unico provvedimento in grado di dare una soluzione alla crisi finanziaria delle ex Province resta l'abolizione del prelievo forzoso che ammonta a complessivi 260 milioni di euro.Un vero e proprio salasso non più tollerabile, considerato che in capo agli Enti sono rimaste le stesse funzioni, a differenza delle altre Province italiane.