Si deciderà sulla legge delle Province, anche se ancora il cielo sopra gli Enti locali non appare così tanto sereno.
Un mese addietro, il presidente della Commissione Affari Istituzionali all'Ars, Salvatore Cascio, aveva promesso che avrebbe inoltrato la normativa al Consiglio dei Ministri, prima di fare seguire alla stessa l'iter amministrativo. Priorità, però, all'approvazione della legge Finanziaria, da parte dei 90 deputati siciliani.Troppo ottimistica è risultata la sua previsione visto che il documento economico finanziario regionale non è stato votato per ricorrere all'esercizio provvisorio. Il presidente Cascio, però, non intende demordere.
È notizia di queste ultime ore che proprio sulla legge, sta lavorando, a titolo gratuito un esperto, anzi una esperta.
Si tratta di una donna, la ricercatrice Francesca Leotta, che in una settimana dovrà perfezionare la legge da inoltrare a Roma. Se il premier Gentiloni desse l'ok si potrebbe votare magari il prossimo mese di giugno, in concomitanza delle amministrative che si terranno in 146 comuni siciliani.
Ma si tratterebbe di un guizzo di sensibilità da parte della politica siciliana ancora oggi la sola, responsabile di avere seppellito gli Enti, senza guida politica e senza risorse sufficienti, oramai da quasi 5 anni.
Non si possono azzardare previsioni. Si può solo aspettare e sperare che le Province non rimangano in una agonia senza fine.