Faraone. Nessun dipendente verrà toccato

Dichiarazione in netto contrasto con quelle rese dagli assessori Lantieri e Baccei

"Scordatevelo che Roma stanzi un euro per le Province". Così l'assessore regionale all'Economia Alessandro Baccei, nel corso della riunione con i commissari convocati a Palermo appena una settimana fa. 

" I soldi, i 500 milioni di euro sono già stanziati e una parte toccherà alle Province". 

Così, invece,  il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Davide Faraone, nell'ambito di un incontro voluto dallo stesso esponente del Governo con i sindaci del territorio questo pomeriggio nel salone della ex Provincia di Enna,  alla presenza dell'assessore alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri. 

Faraone dopo avere ascoltato le emergenze dei primi cittadini, si sofferma anche con i sindacati a fine riunione, sulla spinosa questione delle Province, prendendo le distanze dalla politica della Regione siciliana e facendo riferimento alla mancata applicazione della legge Delrio che non è stata, come è noto, recepita dall'Ars. 

"Se così fosse stato tutto avrebbe avuto un iter facilitato". Ed, invece, la legge nuovamente votata dal Parlamento siciliano, se pur con alcuni aggiustamenti, fa sapere il Sottosegretario, sarà probabilmente rivisitata in alcuni punti. A questo punto Faraone è chiaro ed esplicito " i dipendenti delle Province saranno garantiti e avranno la priorità in caso di mobilità in altri enti, mentre per i contrattisti il discorso è diverso".

Si profila, secondo la dichiarazione di Faraone, l'impossibilità della loro stabilizzazione, che, invece, potrebbe essere superata dall' istituzione di una agenzia per l'occupazione, da cui potrebbero essere chiamati con un regolare contratto di lavoro. Posizione, questa, in netto contrasto con quella della Lantieri che ipotizza un percorso di stabilizzazione dei precari, affermando di intraprendere una vera e propria battaglia a favore  dei contrattisti. Inoltre, la Lantieri afferma che si sta provvedendo ad una ricognizione di tutto il personale delle ex Province che dovrebbe rimanere nel loro posto di lavoro attuale. Intanto domani Faraone incontrerà il sottosegretario Bressa per avere maggiori chiarimenti in merito alla legge sotto la lente di ingrandimento del Consiglio dei Ministri. Anche l'assessore alle Autonomie fa sapere che si muoverà in stretto contatto con l'assessore Baccei, in ambito romano affinchè la legge sul riordino non venga stravolta per quanto riguarda il personale e per chiedere le risorse necessarie ai 9 enti intermedi. Il problema è il tempo, ormai scaduto. Mentre Roma e Palermo si rimbalzano notizie difformi tra di loro e di conseguenza anche strategie da attuare, gli Enti come faranno a chiudere i bilanci entro il prossimo luglio? L'impressione è quella che il braccio di ferro tra i due livelli di Governo continui imperterrito creando uno stato di ansia e di agitazione tra i dipendenti delle ex  Province.   

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 5116

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