Commissari delle Province. Ancora nulla di fatto

Un ritardo nelle nomine che lascia pensare

Venerdì scorso la legge sulle nomine dei 9 Commissari straordinari delle ex Province è stata pubblicata.

Da quel giorno è scattata l'ora X sulla firma del relativo decreto da parte del presidente della Regione,Rosario Crocetta.

E, invece, ancora oggi nessuno si sa pronunciare in merito.

Dagli Enti locali abbozzano una sorta di spiegazione che, nella sostanza non fa altro che ripercorrere l'iter delle nomine che passano dalla scrivania dell'assessore regionale agli Enti locali a quella di Crocetta.

E questo si sa già.

Ma per il resto? I telefoni del gabinetto del Presidente squillano a vuoto. Nessuno sa nulla e rimandano tutto al capo gabinetto, Guagliana, il quale, però giusto oggi è fuori sede per impegni improcrastinabili.

Il suo cellulare è irraggiungibile.

Tutto rinviato a domani.

Si rincorrono le voci che questa volta non sia proprio solo Crocetta a disporre i nomi, individuandoli, secondo uh criterio che è a suo specifico appannaggio.

La neo Giunta regionale è politica, ovvero nominata dai partiti di coalizione. Questo significa che gli assessori dovrebbero essere interpellati ad ogni decisione del Presidente, proprio per dire la loro e fornire eventuali indicazioni sui nomi.

Questo il parere di un capogruppo all'Ars di minoranza. E forse non è così peregrina la sua ipotesi.

L' esperienza precedente, relativamente alle proroghe dei Commissari, navigava su tempi assai stretti. La pubblicazione della legge e entro 48 ore il relativo decreto.

Se oggi ancora si attende, forse, si tratta di individuare nomi che possano lasciare contenti tutti.

Anche perchè la scadenza dei commissari è fissata per il prossimo 8 maggio.

In questo arco temporale la legge di riforma sulle Province dovrebbe essere approvata e di conseguenza operativa.

I tempi dell'Ars, pero', sono canonici.

E magari tutti prevedono che ci sarà un'ulteriore proroga ai Commissari.

A  questo punto la politica scende in campo a gamba tesa.

Piazzerà un proprio uomo in un ente locale in grado di decidere tutto da solo, senza assessori e consiglieri, facendo il bello ed il cattivo tempo, gioverebbe a tutte le sigle di partito che compongono la maggioranza. Anche perchè alcuni Comuni  a metà aprile va al voto.

E', dunque, questo il motivo del ritardo?

Possibile. Nel frattempo le Province languono.

Niente bilanci, poichè non si possono approvare se non all'arrivo dei Commissari, oppure con un provvedimento dell'assessorato agli Enti locali,attraverso l'attuale commissario ad acta.

Ma questa ipotesi, pare, sia scartata in partenza.  

      

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 3712

Tags: Province legge commissari

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