Province. No legge Delrio?

Si respira aria nuova all'Ars. E va avanti il disegno di legge Crocetta

 Se fino a due giorni addietro sembrava tutto definito, oggi no.

 La politica, si dice sia l'arte del possibile. E invece sembra quella dell'impossibile.

Poche ore prima  del summit romano  posizione dell'opposizione all'Ars e di una frangia di alleati del presidente della Regione, Rosario Crocetta,dichiarava di andare allo scontro, pur di votare la legge Delrio, relativa  al riordino complessivo degli enti.

 Questo sarebbe stato uno smacco politico di non poco conto, poichè l'Esecutivo sarebbe andato sotto,registrando la mancata maggioranza. 

 Ieri,invece, alla luce dell'accordo nell'ambito del Pd nazionale, consumato a Roma tra il Governatotre ed il Pd, saltano regole, intenzioni e decisioni.

 E questa mattina all'Ars è un nuovo giorno.

 La legge Delrio è distante anni luce da rappresentare la configurazione degli enti locali siciliani.

 Così Antonello Cracolici, presidente della Commissione Affari istituzionali, che spiega "tecnicamente esiste un problema di fondo: non si puo' non tenere conto che proprio la legge nazionale , a fronte delle competenze della Sicilia, regione a statuto autonomo, non puo' essere applicata sic et sempliciter.

E dunque prende sempre più corpo la attuale consistenza del disegno di legge , approvato dal Governo isolano, che si rifa, in linea di massima al testo normativo nazionale, ma  con qualche accorgimento in piu'.

 Uno su tutti, il bacino unico dei dipendenti che portrebebbe all'utilizzo degli stessi, nel contesto dell'Isola, qualora si rendesse necessario  ampliare l'organico in una ex Provincia rispetto che un'altra.

Altra questione è legata alla formazione che passerebbe ai territori locali, mettendo carne sul fuoco nel sistema organizzativo ed economico degli enti di secondo grado, ancora oggi commissariati per ulteriori 5 mesi.

Ma c'è chi giura che, a proposito della permanenza dei commissari, ci sarebbe già pronto un ulteriore decreto, almeno fino a giugno.

 Insomma , se la matematica non è un'opinione, i numeri ci sono, la legge Crocetta è pronta.

 Tra 15 giorni, fa sapere l'onorevole Cracolici,  il testo passera' al vaglio della commissione competente e poi si sottoporrà  all'aula.

 In quel momento, se tutto filerà liscio,  sara' attuata  la riforma delle riforma che segnera' una tappa epocale nella storia degli enti locali,

La maggioranza dei deputati siciliani, a quanto traspare dalle dichiarazioni, pare troverà l' accordo.  

 

 

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