mercoledì 23 gennaio 2013

Lavoratori Asen licenziati. Vertenza ancora al vaglio della III commissione convocata per lunedì prossimo.

La III Commissione consiliare, presieduta da Sebastiano Nicastro tornerà a discutere lunedì prossimo 28 gennaio della spinosa vertenza riguardante i 13 dipendenti licenziati dall’Asen, posta in liquidazione. Un primo incontro si è già tenuto nei giorni scorsi al quale hanno preso parte oltre ai consiglieri Colianni, Schillaci, Bannò, Sutera e Cimino, anche il presidente della Provincia , Giuseppe Monaco, il commissario liquidatore A.S.EN., Mazzurco e il rappresentante della CGIL, Arena. Assenti le altre due organizzazioni sindacali (CISL e UIL). Assente anche il Sindaco di Enna, nonché Presidente di ACQUAENNA, anche se espressamente invitato. In quella occasione il presidente della Commissione- Nicastro ha ribadito “la necessità di sostenere con forza i lavoratori licenziati mettendo in essere tutte quelle azioni che si rendono necessarie per sollecitare la ripresa del lavoro e per tutelare un loro diritto acquisito, oggi non rispettato, in quanto i 13 lavoratori sono vincitori di un concorso pubblico”. La vicenda risale, come sostenuto dal commissario liquidatore, al 2006 quando si è stabilito il trasferimento dei lavoratori dall’ASEN ad ACQUAENNA in comando temporaneo di 6 anni, in attesa di un decreto Regionale che li stabilizzasse, mai deliberato. Il risultato è stata la lettera di licenziamento fatta pervenire lo scorso dicembre, gettando nello sconforto 13 famiglie, e mortificando la professionalità di questi lavoratori. Per il sindacalista della CGIL non si capisce come ACQUAENNA, attualmente con soli 36 dipendenti nella pianta organica oltre ai lavoratori inquadrati in comando proveniente dai vari Enti (tra i quali i lavoratori ASEN) possa svolgere e garantire il servizio, considerata la diminuzione di personale a causa del licenziamento e la riduzione del monte ore di lavoro ordinario e straordinario e di reperibilità previsto nel nuovo contratto di lavoro. Da parte loro i lavoratori hanno contestato al sindacato di avere approvato in loro assenza un contratto ex novo che cancella di fatto tutti i diritti acquisiti. Il Presidente della Provincia, Monaco ha posto l’attenzione sul fatto che la questione è stata gestita male fin dall’inizio dalla Regione Siciliana. “ Ho più volte sollecitato la Regione il cui esito negativo ha posto i lavoratori in condizioni di vittime di un sistema sbagliato. Aquaenna attualmente ha una situazione finanziaria disastrosa imputabile a due motivazioni. La prima è quella derivante dalle modalità con cui si è aggiudicata la gara del servizio idrico. La seconda è dovuta al fatto che è subentrata una società come organo di controllo a livello nazionale che ha determinato delle tariffe uniformi per tutto il territorio nazionale, dove i parametri stabiliti sono superiori rispetto a quelli permessi. Alla luce di questi fatti è indispensabile che la società rimoduli il suo piano economico finanziario e gestionale” . I lavoratori in quella seduta hanno mostrato la loro volontà di transitare verso ACQUAENNA con un contratto di solidarietà a patto però che ci sia la continuità lavorativa che non pregiudichi l’anzianità giuridica ed economica. “ Mi pare questo sia un buon punto di partenza- ha dichiarato Nicastro- su cui si possa lavorare per risolvere la vertenza”.

L’ufficio Stampa
Rossella Inveninato

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