giovedì 28 luglio 2005

A Morgantina in scena “Senza Patricio”. Venerdì 29 luglio ore 21.15

“Ringrazio per questa bella iniziativa Elisa Di Dio e l’associazione culturale Arpa che ha adattato il testo, il presidente della Provincia di Enna, Cataldo Salerno, l'assessore alle Aree archeologiche, Gaetano Adamo, e gli attori del teatro Stabile di Catania che porteranno in scena “Senza Patricio”. Poche battute, ma sentite, quelle di Walter Veltroni ad un giorno dalla prima nazionale del lavoro “Senza Patricio”, in scena a Morgantina venerdì 29 luglio, tratto dall’omonimo romanzo che il sindaco di Roma ha scritto , ispirandosi ad una dichiarazione d’amore letta su un muro di una strada di Buenos Aires: “Patricio, te amo. Papà”. “Leggendo quelle parole - prosegue Veltroni - provai un’emozione fortissima.“ L’opera teatrale che potrà essere rappresentata solo grazie all’autorizzazione dello stesso autore, dalla compagnia ennese l’Arpa, è prodotta dalla Provincia Regionale. Gli attori chiamati a dare voce ai racconti sono Riccardo Maria Tarci, Egle Doria, Giovanni Carta, tutti artisti con collaborazioni con lo Stabile di Catania, ed Elisa Di Dio attrice dell’Arpa che ha anche adattato il testo. La regia è affidata a Federico Magnano san Lio. Prosegue Veltroni “Da quell’incontro è nata un’indagine sentimentale sul rapporto tra padri e figli, un valore di cui riscontro l’universalità nell’interesse profondo, vero, che il libro ha suscitato. La testimonianza che ho ricevuto, non è la sola, mi rende felice perché questo è un libro cui tengo davvero tanto.” E a tenere alla riuscita del lavoro anche il presidente della Provincia, Cataldo Salerno e l’assessore provinciale alle Aree Archeologiche, Gaetano Adamo, che hanno scommesso su Morgantina e il suo debutto nel circuito dei teatri di prosa classica, in occasione del 50esimo anniversario della sua scoperta. Il ricco cartellone, nell’ambito dell’iniziativa Teatri di Pietra, curata da Aurelio Gatti, ha preso il via il 12 luglio e si concluderà il 5 agosto. “Senza Patricio” è un’opera al di fuori della programmazione di Gatti, ma si inserisce, fanno presente Salerno ed Adamo, in un contesto culturale cui fa da sfondo uno scenario naturale suggestivo e ricco di storia. “Senza Patricio, fa sapere Elisa Di Dio, rimane sostanzialmente fedele al testo originario ed è una soluzione drammaturgica, carica di componenti di “visionarietà” emotiva. La scritta a cui allude l’avvio del romanzo si traduce in una sorta di itinerario memoriale, capace di catturare l’attenzione del lettore - spettatore. Una storia unica, moltiplicata per cinque possibili varianti, che possiede una forza comunicativa semplice, capace di arrivare alla sensibilità di un pubblico eterogeneo .”

Il Capo ufficio Stampa
Daniela Accurso
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