11
dic
2013
Per non dimenticare
Un film sulla strage di Capaci che parla ai giovani
Una premessa: il film nasce nel 20esimo anniversario della strage di Capaci.
Grazie alla fondazione Falcone, presieduta dalla sorella del magistrato ucciso, Maria Falcone, che ha chiesto al regista cinematografico Pasquale Scimeca un omaggio "per non dimenticare."
Così Scimeca, dopo aver letto il racconto autobiografico "La mia partita" di Giuseppe Cadili, educatore del convitto Falcone, scrive la sceneggiatura con la collaborazione di Francesco La Licata.
Il lavoro viene prodotto dalla società Arbash,una partner è Linda Di Dio, ennese, attrice, con il contributo della Regione Sicilia, la Camera di Commercio di Caltanissetta, la collaborazione di Rai Cinema e sponsor Unicredit Sicilia.
Da qui è nato "Convitto Falcone".
Ce ne vuole parlare, Linda?
"E' una storia semplice, rivolta principalmente ai ragazzi. Il protogonista è Antonio, 11 anni, che grazie ad una borsa di studio, lascia il suo piccolo paese delle Madonie per andare a studiare al Convitto di Palermo. Il ragazzo inizialmente resiste malvolentieri alla nuova residenza e durante il torneo annuale di calcio, attraverso una serie di piccole malefatte di cui si pente, si relaziona con gli insegnanti, sulla scia del ricordo di Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della sua scorta"
Dove è girato il film ?
"All'interno del Convitto, un edificio del '500, costruito dai Gesuiti, nel centro storico della città, alle spalle della Cattedrale. Invece gli esterni sono stati girati a Sclafani Bagni, un piccolo comune delle Madonie e qualche passaggio per le vie di Palermo."
-Il cast?
"E' formato da attori siciliani, Marcello Mazzarella, Donatella Finocchiaro, Guia Jelo, Enrico Lo Verso, David Coco, Vincenzo Albanese, Filippo Luna, Salvatore Sclafani e il nostro piccolo grande protagonista Pietro D' Agostino. Le musiche sono di Franco Battiato."
Quale il messaggio da diffondere?
"Che il sacrificio di uomini come Giovanni Falcone, Borsellino, e prima di loro di Pio La Torre, il generale Alberto Dalla Chiesa, non sia rimasto invano: che le generazioni future ne possano raccogliere la memoria e l'esempio di lotta all'illegalità e alla mafia".
Lo veicolerete nelle scuole?
"Il film, l'anno scorso, dopo la proiezione all'aula bunker alla presenza del Presidente della Repubblica, ha fatto la sua prima uscita al festival di Venezia, sezione Eventi speciali. Da settembre scorso è in giro, oltre che per i festival di tutto il mondo, anche per le scuole d'Italia, ed è utilizzato come supporto didattico dagli insegnanti per parlare di legalità."