venerdì 28 novembre 2003

Consiglio del 28 novembre.

Alla presenza di 13 consiglieri il presidente, Elio Galvagno, ha dichiarato aperta la seduta del Consiglio provinciale, riunitosi stamani, venerdì 28 novembre, per la discussione di tre punti all’ordine del giorno. Dopo l’approvazione e la lettura dei verbali precedenti il presidente ha proposto all’aula di spostare la trattazione del secondo punto, riguardante la fase ispettiva, ad altra seduta.
Ha preso la parola l’assessore al Bilancio Vincenzo Capizzi che ha relazionato sul punto tre all’ordine del giorno riguardante “l’Assestamento e variazione di bilancio esercizio 2003 e bilancio pluriennale 2004”. “La manovra finanziaria che sottoponiamo al Consiglio - ha detto l’assessore Capizzi - ammonta a circa 3 milioni e 500 mila euro ed interessa in massima parte le somme da destinare ad entrare vincolate e a spese obbligatorie”. L’esponente della giunta Salerno si riferisce all’adeguamento contrattuale dei dipendenti per il biennio 2002-2003. Una buona fetta delle variazioni riguardano inoltre i contributi regionali che serviranno a finanziare i Prestiti d’onore per circa 400 mila euro, ad intervenire sulla manutenzione stradale, per 600 mila euro, e a valorizzare le riserve naturali per un ammontare di 516 mila euro. Altra voce significativa è quella che stanzia 500 mila euro per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente in modo particolare a favore della bonifica delle discariche abusive. Il presidente del Consiglio ha dato lettura di due emendamenti rispettivamente di 25 mila euro per valorizzare e promuovere il settore dell’agroalimentare e 2100 euro per consentire lo svolgimento, da parte di giovani disoccupati, degli stages formativi a Padova. Prima di dare inizio al dibattito il gruppo di Alleanza Nazionale ha abbandonato l’aula. “Non saremo noi - ha dichiarato il capogruppo di AN Lorenzo Granata - a garantire alla maggioranza il numero legale, perché non siamo stati informati sulle scelte dell’Amministrazione”. I gruppi di Forza Italia e UDC, pur dichiarando di astenersi dalla votazione, hanno partecipato attivamente alla seduta del Consiglio. Ha preso la parola il consigliere Giuseppe Mattia di Forza Italia che ha chiesto all’Amministrazione, in merito alle somme destinate a migliorare la viabilità, di dare priorità alla strada provinciale N° 15, arteria che collega Barrafranca a Piazza Armerina. A rispondere al consigliere forzista è stato il presidente della Provincia, Cataldo Salerno. “Abbiamo già stilato un ordine di priorità di interventi per garantire una adeguata percorribilità e sicurezza della rete stradale, assicuro il consigliere Mattia che la strada n° 15, è tra quelle che per prime saranno sistemate, in considerazione del fatto che serve ad un bacino d’utenza molto ampio essendo una arteria di collegamento per raggiungere la Villa Romana del Casale. L’attenzione sulla viabilità sarà massima - ha concluso il presidente - per tutto il territorio provinciale senza distinzione alcuna”. Sono intervenuti nell’ordine: Luigi Faraci dei DS, Giovanni Interlicchia e Giuseppe Bonanno della Margherita, Giuseppe Adamo, Indipendente e Francesco Spedale di Forza Italia. Il punto è stato approvato ad unanimità con l’astensione dei gruppi di Forza Italia, UDC e dell’indipendente Giuseppe Adamo. Prima di dichiarare chiusa la seduta il presidente del Consiglio Galvagno ha dato la parola al Capo dell’Amministrazione che ha riferito in aula i positivi esiti scaturiti dall’ultima riunione dell’unità di crisi per la Villa Romana del Casale. L’assessorato regionale ha dato incarico al centro nazionale per il restauro di predisporre un progetto di massima, per un importo di 18 milioni di euro, da inserire nel POR Sicilia, che è stato rimodulato. “L’Unità di crisi ha agito come motore per la risoluzione del problema - ha detto Salerno - La Provincia regionale ha svolto, in questa fase, un ruolo propositivo e propulsivo”. Il progetto prevede la sistemazione interna della villa, a differenza di quanto previsto nei PIT. I lavori nel dettaglio riguardano la sistemazione dell’area idrogeologica, il ripristino dei mosaici, la realizzazione di nuove coperture, se necessario, la sistemazione degli impianti di condizionamento e la realizzazione di alcuni servizi aggiuntivi che saranno direttamente gestiti dalla direzione museale con la partecipazione della Provincia del Comune di Piazza Armerina, della Soprintendenza e dei privati . “I risultati ottenuti si debbano anche all’attenzione che il Consiglio e l’Amministrazione hanno rivolto verso quest’area archeologica. Con i fondi del Por e dei Pit sono convinto che l’area archeologica di Piazza Armerina subirà una riqualificazione globale”. Il Presidente, inoltre, ha annunciato che sarà avviata una scuola di restauro a Piazza Armerina, con l’abilitazione ad accedere direttamente all’area archeologica. “E’ questa una inversione di rotta significativa - ha concluso Salerno - un passo importante che potrà continuare anche per le altre aree archeologiche di cui la provincia è ricchissima e che vogliamo diventino il traino per lo sviluppo economico del territorio”.

Erano presenti per l’Amministrazione il presidente della Provincia Regionale, Cataldo Salerno e gli assessori Capizzi, Dell’Aera, Agnello e Gatto.

L'Ufficio Stampa





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