martedì 23 settembre 2003

RISCHIO DI TAGLI DI MILIONI DI EURO AD ENNA E CALTANISSETTA. APPELLO A CUFFARO.

A proposito del paventato taglio ai finanziamenti, destinate alle Province regionali di Enna e Caltanissetta, interviene il presidente della Provincia, Cataldo Salerno che fa presente quanto segue “Chiediamo al Presidente della Regione Cuffaro e all’Assessore agli Enti Locali D’Acquino di non dare seguito alla decisione assunta dall’Unione delle Province siciliane (URPS) che - con la ragione delle forza e non la forza della ragione - ha stabilito di chiedere un pesante taglio dei fondi per le province di Enna e Caltanissetta e l’eliminazione delle misure compensative per le aree interne della Sicilia. La delibera dell’Unione delle Province – organismo nel quale non ci riconosciamo più perché è diventata tutt’altro che un’unione, asservita come sembra alle sole province metropolitane – è politicamente illegittima e gravemente lesiva degli interessi e dello sviluppo equilibrato della Regione. Pur essendo le Province enti preposti principalmente alla realizzazione di servizi e strutture per la viabilità, l’edilizia scolastica e l’ambiente, l’URPS ha chiesto di adottare, per l’assegnazione dei fondi regionali, il criterio che equipara la popolazione e il territorio, favorendo le già favorite province di Palermo e Catania, a danno di tutte le altre e principalmente a danno di Enna e Caltanissetta, che hanno un territorio vasto ma una popolazione ridotta. Il criterio finora vigente - adottato da appena un anno proprio su proposta dell’allora presidente della provincia di Enna, Elio Galvagno – prevede che il territorio venga considerato per il 60%, mentre la popolazione per il 40%. L’URPS non si è accontentata di questo: ha chiesto anche l’abolizione della misura compensativa che stanzia ulteriori fondi proprio per Enna e Caltanissetta, in ragione della loro debolezza strutturale come aree interne della Sicilia. Siamo di fronte al più misero dei crolli di ogni criterio di oggettività dei parametri e di qualsiasi principio di solidarietà tra le province siciliane, un crollo del quale l’URPS si è fatta strumento consapevole e colpevole. Spiace, peraltro constatare che l’attacco più veemente e decisivo alle due province più bisognose della Sicilia sia venuto dai presidenti di Palermo e di Catania, ambedue europarlamentari eletti anche con i voti di Enna e di Caltanissetta. Con quale coerenza gli onorevoli Musotto e Lombardo possono chiedere al governo nazionale ed alla commissione europea misure speciali per la Sicilia, se poi nell’ambito della stessa regione questo stesso elementare principio di solidarietà viene barbaramente cassato con un voto a maggioranza? Facciamo allora appello a Cuffaro e a D’Acquino affinché disconoscano la presa di posizione dell’URPS e lascino invariati i criteri attualmente vigenti. D’altra parte, se ciò non avvenisse, potrebbe anche sorgere il sospetto che le province di centrodestra vogliono penalizzare le province rette dal centrosinistra: infatti – caso strano – si verifica che Enna e Caltanissetta hanno per l’appunto amministrazioni di centrosinistra.”

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