L’università Kore lancia un manifesto per il libero consorzio

Le nuove “province” non devono sottrarre poteri ai comuni, ma alle regioni.

 L' università Kore di Enna, incaricata di gestire una “cabina di regia”, subentrata agli organi di rappresentanza della Provincia di Enna, promuove il  “Manifesto” per la costituzione del Libero Consorzio.

 

Il documento, partendo dall'analisi della situazione attuale e dalle previsioni contenute nello statuto della Sicilia, vuole essere un contributo per avviare un dibattito su temi condivisi e su obiettivi puntuali, su cose concrete da fare. 

L’Università ritiene che i principi autonomistici, alla base delle rivendicazioni della Regione Siciliana nei confronti dello Stato, debbano riverberarsi su tutto il territorio fino al più piccolo dei Comuni, anche come forma di contrasto alla mafia e alla corruzione.

Il Manifesto è proposto dall'Università come punto di partenza, come prodotto da discutere per definirlo meglio, anche smontandolo e riscrivendolo ex novo.

La prima parte è costituita da alcune “consapevolezze” con le quali si intende mettere “i puntini sulle i” rispetto alle ragioni della crisi istituzionale ed economica, e da una serie di “convinzioni” attraverso cui si sviluppa un ragionamento che introduce infine alla proposta.

La seconda parte è dedicata alle linee generali di un “progetto di Libero Consorzio di Comuni” che viene proposto al Governo e all'Assemblea regionale siciliana.

La proposta di Libero Consorzio ribalta la visione tradizionale del concetto di “provincia”:

Viene infatti identificata un'entità istituzionale per coordinare un territorio intercomunale non tanto in luogo dei Comuni, quanto in luogo della Regione che non deve sottrarre poteri ai Comuni ma ruoli gestionali alla Regione.

In questo modo il Governo siciliano potrebbe esercitare pienamente le funzioni legislative, di programmazione generale, di indirizzo, di coordinamento gestionale e di controllo, quanto mai necessarie in Sicilia, e non solo in Sicilia, alla luce di ciò che ogni giorno leggiamo sui fenomeni di corruzione e di infiltrazione mafiosa.

Il governo territoriale deve passare in misura massiccia dalla Regione ai Consorzi di Comuni, la cui assemblea dei sindaci diverrebbe l’organo collegiale di pianificazione e coordinamento, come i vecchi consigli provinciali.

Il vertice di governo del Libero Consorzio è previsto che sia eletto dai cittadini perché deve trattarsi di una istituzione e non di un’azienda.

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Categorie: La Provincia, Istruzione, PoliticaNumero di visite: 9569

Tags: Cataldo Salerno Università Kore

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