All’ Umberto I° il gilet che salva la vita

i medici del reparto di cardiologia lo hanno già applicato con successo su di un paziente che rischia una morte improvvisa a causa di gravi aritmie come la fibrillazione.

Un gilet può salvare la vita. Non è una battuta ma un nuovo defibrillatore che gli specialisti del reparto di cardiologia dell'Ospedale Umberto I° di Enna hanno già applicato con successo su di un paziente che rischia una morte improvvisa a causa di gravi aritmie come la fibrillazione.

I gilet sono efficaci proprio nelle situazioni in cui per definire il reale rischio di morte improvvisa (e quindi decidere se impiantare o no il defibrillatore definitivo) è necessario attendere qualche settimana o mese. 

Infatti, in caso di scomparsa del rischio di morte improvvisa, l’impianto di un defibrillatore potrebbe rivelarsi inutile o, in alcuni casi, addirittura dannoso.
"In questo periodo di incertezza e prima che venga presa una decisione definitiva esiste comunque un potenziale rischio di morire improvvisamente", spiega Lello Vasco, direttore della U.O.C di Cardiologia dell’Umberto I° di Enna . 
"Finora nel breve termine il paziente andava incontro a due possibili scelte: o impianto immediato di un defibrillatore definitivo, che poteva a distanza rivelarsi inutile, o rischio di possibile morte improvvisa nell’attesa di prendere una decisione definitiva. Grazie ai defibrillatori esterni indossabili si può prendere tempo in sicurezza fino alla decisione più opportuna".
I defibrillatori indossabili sono apparecchi di scarso ingombro totalmente esterni al torace, montati su una struttura a fasce che si indossa sotto i vestiti, in grado di riconoscere le aritmie pericolose e di risolverle.
Questi "gilet" sono di semplice utilizzo e di immediata indossabilità. 

Il paziente viene addestrato all’uso ed è in grado di interagire con l’apparecchio, che nelle situazioni di emergenza fornisce una serie di messaggi scritti e vocali per mezzo di una scatoletta montata alla cintura. Può essere indossato nel corso di tutta la giornata, anche al lavoro. Si può agevolmente rimuovere per l’igiene personale, controllando che il paziente sia sorvegliato dai familiari nei momenti in cui ne è privo.

"Se il cuore tende fortunatamente a migliorare nelle prime settimane o mesi per effetto delle terapie cardiologiche il defibrillatore indossabile viene rimosso, essendo cessato il rischio di morte improvvisa-  sottolinea Vasco-. Al contrario, se permane nel tempo la situazione di rischio viene impiantato un defibrillatore definitivo, intracardiaco o sottocutaneo". 
Al momento il defibrillatore indossabile non si può sostituire in modo duraturo a quelli impiantabili, perché ha ancora un livello tecnologico meno elevato rispetto ai defibrillatori definitivi.

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Categorie: Costume e SocietàNumero di visite: 6913

Tags: Lello Vasco defibrillatore

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