Sebastiano Occhino. Musicista da sempre.
Chi non ricorda la sua partecipazione nell’81 al festival di Sanremo. Tutti incollati alla tivvu’ a fare il tifo per Sebastiano Occhino, cantautore ennese, ai suoi primordi.
Non andò in finale, ma la sua apparizione televisiva fu una pietra miliare nella storia musicale del capoluogo. Oggi in tanti si chiedono : che fine ha fatto? In verità la parola fine è abolita dal suo vocabolario. Semmai inizio.
Ogni decennio, infatti, ha intrapreso un nuovo cammino, passando a varie sperimentazioni, proprio come gli artisti con la A maiuscola.
Tutti generi musicali differenti. Da giovane, musica popolare con la fisarmonica, ma strizzava l’occhio anche a Bach e Rossini.
Poi, la prima svolta. Compra una chitarra classica e compone canzoni. I suoi genitori assecondano la verve artistica e gli regalano un organo.
Da qui studia più grandi organisti della storia del rock. Poi debutta in discografia come cantautore.”In quegli anni ero un convinto artista pop”ricorda. Canzoni e musica live in locali siciliani.
Siamo negli anni ’90, quando Occhino è in piena crisi mistica: la musica sacra diventa il suo cavallo di battaglia che lo porta alla pubblicazione dell'album “Sentirmi libero.” Poi arriva la fase dell’arte, con opere da balletto classico,queste ultime in collaborazione con il coreografo Marinel Stefanescu.
Tocca anche lo stile medievale con la colonna sonora della prima edizione della Settimana federiciana ennese,oltre a musiche di vario genere per promuovere tante città siciliane.
Tanta carne sul fuoco che anticipa una sua idea, “Musical Art”per accostare le opere d’arte con brani by Occhino. Oggi continua a scrivere canzoni. Il suo recente fiore all’occhiello è "Camminerò", uscito in Francia qualche anno addietro,interpretato dell'artista di origini ennesi Marco Balsamo.
Ancora tante idee e tanti progetti.Il suo motto?Non fermarsi mai . Inarrestabile nelle sue performances, si definisce ancora un ragazzo di 20 anni, propri per il suo contagioso entusiasmo, tanto che adesso ha appena composto un brano rock con il batterista ennese Mario Lo Giudice. E siccome i figli,talvolta, seguono le orme dei padri, anche Gabriella Occhino fa capolino nel mondo delle 7 note.
Il musicista non nasconde l’orgoglio di papà e si definisce “spirito libero”,promettendo di rimanere sempre fedele a se stesso.
Del resto chi lo conosce lo sa. Anche se nella vita è stato un funzionario fedele alla timbratura del cartellino, il suo vero ed unico amore, che lo ha aiutato a sognare e rimanere giovane dentro, resta la musica.