Non c'è spazio nemmeno per un barlume di ottimismo. L'esito del summit dei commissari delle ex Province, convocato dal direttore generale degli Enti Locali, Morale, era già quasi scontato.
Un altro confronto dal carattere prettamente tecnico per acquisire ancora una volta dati dalle ex Province, circa il fabbisogno finanziario, le dotazioni organiche e le funzioni.
L'unico dato certo è che non ci sono soldi destinati agli enti sia nella finanziaria regionale che in quella nazionale.
Intanto, si è parlato di istituire dei tavoli tecnici tematici anche se è chiaro a tutti che il tempo, per molte ex Province siciliane, sia scaduto.
Come nel caso di Enna che già a partire dal mese di giugno non è nelle condizioni di rinnovare i contratti al personale precario, qualora non arrivino gli stanziamenti e dove è stato già deciso un cronoprogramma di azioni ritenute inevitabili, come il blocco dei servizi e la messa in mobilità del personale.
L'unica nota positiva, per gli irriducibili ottimisti, è che il Governo romano avvierà il confronto con le Regioni a statuto speciale, fino a questo momento escluse dalla trattativa e dai finanziamenti.