Un anno fa la prima coppia gay si sposava, o quasi

Terry e Stefy. Un grande amore

In verità non si può dire matrimonio, piuttosto il "coso", come lo chiama Teresa Rizza, la compagna di Stefania Corrao, da 13 lustri.
Da un anno qualcosa in più, visto che sono state le prime in assoluto ad iscriversi al registro delle unioni civili del comune ennese.
Noi siamo entrate nella vita affollata di questa coppia affiatata, ironica e tanto allegra.

Tra gatti, amici, figlio di Terry, sembra di stare dentro ad un film di Almodovar.

-E' cambiato qualcosa per voi, anche se convivete da tanto? 
 Risponde Teresa
"Al livello personale molto è cambiato, ho perso la mamma due mesi dopo il"coso" ed è stato devastante, una ferita ancora aperta. E poi abbiamo dato il via ad un progetto a cui teniamo molto e che speriamo si realizzi presto."
- Un dolore grande, ma anche un pizzico di gioia, a quanto sembra. 
Parliamo di diritti delle coppie come voi . A che punto siamo?
" I diritti sono pochi, è vero, ma il registro delle unioni civili,che comunque non riguarda solo coppie dello stesso sesso, vuole soprattutto essere un chiaro segnale per lo Stato italiano: dove non arriva una legge nazionale, i Comuni provvedono, nel migliore dei modi, alla tutela dei propri cittadini, anche delle minoranze. Direi che si chiamano pari opportunità. Noi crediamo che la società sia pronta, nel suo piccolo quella ennese ne è una chiara testimonianza. Nessuno parla di matrimonio religioso, si parla di diritti che, se estesi solo ad una parte di cittadini, si chiamano privilegi. La strada è lunga, è vero, speriamo che il resto degli stati europei riescano ad influenzare positivamente l'Italia."
- Avete festeggiato il primo anniversario del "coso"?

Risponde Stefania

" Diciamo che badiamo poco alle ricorrenze, badiamo più alla gioia quotidiana. In ogni caso l'anniversario è stato segnato da una nuova sfida che ci vedrà di certo vincenti: proprio in quei giorni ho saputo che da gennaio sarò senza lavoro. Noi non ci arrendiamo, non ci arrendiamo mai. Il momento é difficile, ma non manca a noi rimboccarci le maniche e ricominciare. Abbiamo davanti a noi un obiettivo importante che ha la priorità su tutto, quindi troveremo soluzione e continueremo ad inseguire la strada per la realizzazione del nostro progetto".

-Non volete parlare di questo progetto e noi rispettiamo la vostra privacy. Ultima domanda sulle adozioni. Qual è il vostro  pensiero?
" Le adozioni?Crediamo che ci sia poco da pensare. Non è filosofia, piuttosto è psicologia. La parola va data a chi di competenza, a chi studia per arrivare a delle conclusioni in merito, tutto il resto sono considerazioni personali. Le nostre suppongo siano abbastanza scontate: noi siamo una famiglia, noi siamo amore, i figli hanno bisogno di amore ed è dimostrato che la capacità genitoriale prescinde dalla sessualità dei genitori. Desideriamo citare le parole del presidente nazionale dell’ordine degli Psicologici, Fulvio Giardina  "Da tempo  la letteratura scientifica e le ricerche sono concordi nell’affermare che il sano ed armonioso sviluppo dei bambini e delle bambine, all’interno delle famiglie omogenitoriali, non risulta in alcun modo pregiudicato o compromesso. La valutazione delle capacità’ genitoriali stesse sono determinate senza pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale ed affettivo.Ritengo pertanto‐ che bisogna garantire la tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali al pari di quelle etero‐composte senza discriminazioni e condizionamenti ideologici. ”


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Categorie: Costume e SocietàNumero di visite: 2835

Tags: coppie gay registro unione civili adozioni

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