venerdì 8 luglio 2005

Consiglio provinciale straordinario sulla crisi in agricoltura. Sarà istituito un tavolo verde e presentata una piattaforma al Governo della Regione

Il Consiglio provinciale riunitosi, ieri sera, presieduto da Elio Galvagno, in seduta straordinaria, ha posto sotto la lente d’ingrandimento la grave crisi che attraversa l’agricoltura in provincia di Enna, aggravata dalle ultime avversità atmosferiche. Alla seduta, erano presenti oltre al presidente della Provincia Cataldo Salerno e gli assessori Cinzia Dell’Aera e Maurizio Campisi, il deputato regionale Carmelo Tumino, i rappresentanti delle associazioni agricole, i sindaci di Catenanuova e Pietraperzia, e diversi assessori comunali. Prima di entrare nel vivo del dibattito il Consiglio, su proposta del presidente Galvagno, ha osservato un minuto di silenzio, in memoria delle vittime dell’ultimo attacco terroristico che ha colpito Londra. L’assessore Cinzia Dell’Aera, nella sua relazione iniziale, definisce “storica” la portata della crisi economica che sta investendo le aziende agricole per le conseguenze devastanti sull’intero assetto economico del territorio. “Registriamo un forte esodo dalle campagne – ha sottolineato l’assessore - ma ancor di più un forte senso di scoramento in quei giovani e in quelle donne che nonostante tutto intendono ancora investire in agricoltura”. L’esponente della Giunta Salerno ha puntato il dito contro il modello economico introdotto dalla globalizzazione che ha favorito solo le multinazionali e che ha di contro emarginato le aree interne e le zone più deboli del mondo. La Dell’Area ha, inoltre, fortemente criticato la nuova politica agraria comunitaria e il Governo nazionale che a suo dire “non è riuscito a contrastare le scelte politiche europee a discapito degli agricoltori”. Ma la crisi del settore nel territorio è determinata anche da una serie di problematiche che da anni attendono una risposta. Prima fra tutte la mancata risoluzione della questione legata al credito agricolo. Ad oggi, infatti, la Regione non ha provveduto al pagamento degli interessi di differimento agli istituti di credito per i mutui contratti dagli agricoltori secondo la legge Saccomandi. A causa di questo indebitamento gli agricoltori sono stati travolti da procedimenti esecutivi. Sulla problematica riguardante il crollo dell’agroalimentare per l’impennata dei prezzi al consumo l’assessore ha proposto il ciclo corto, ossia la vendita dal produttore al consumatore, per valorizzare i prodotti della nostra terra e garantire un reddito ai produttori e nel contempo assicurare al cittadino cibi sicuri a prezzi competitivi. Su questi temi introdotti dall’assessore si è articolato il dibattito dal quale è scaturita la necessità di avviare una riflessione politica ed istituzionale a tutti i livelli per favorire la ripresa economica del settore. Un tavolo verde per arrivare ad una piattaforma di richieste da avanzare ai Governi.
“Occorre fare sistema – ha detto Salerno a conclusione del dibattito - far prevalere la forza della ragione e avviare una vera e propria vertenza. Dobbiamo lavorare da subito alla definizione di una piattaforma da costruire con dati precisi che evidenziano i punti di debolezza e di forza e che indicano i percorsi da seguire. Con questo “libro bianco” possiamo intraprendere una vertenza con la Regione. L’agricoltura oltre ad essere un elemento principale della nostra storia - ha concluso Salerno - può divenire un elemento consistente per il nostro futuro. Dobbiamo crederci e pretendere risposte concrete”.

L’ufficio Stampa
Rossella Inveninato
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