Soluzione vicina per i 13 comandati ad Acquaenna

Oggi un ulteriore confronto con l'Ente gestore per chiarire dubbi e perplessità sollevati dai dipendenti

E' un classico caso all'italiana o peggio ancora alla siciliana. Non c'è certezza del diritto, la norma c'è ma in assenza di copertura finanziaria non produce garanzia e quindi di conseguenza non ne consente l'applicazione. 

Il caso è quello dei 13 dipendenti pubblici, tra tecnici e amministrativi, del consorzio intercomunale, oggi in liquidazione, di Centuripe, Regalbuto, Catenanuova e Maletto, per i quali la norma regionale, precisamente la 20 del 2008 a seguito della liquidazione del consorzio ne ha previsto il passaggio in toto all' Ato idirico. In pratica gli unici ad averne diritto per legge.

Accade però che in assenza di copertura finanziaria i 13 dipendenti non sono passati all'Ato ma hanno svolto in comando presso Acquaenna il loro lavoro, peraltro altamente specializzato. Gli operai che da tempo si occupano della rete idrica appartenente ai quattro comuni hanno acquisito un'elevata e certificata  professionalità riconosciuta dai quattro sindaci che oggi sono al loro fianco alla ricerca di una soluzione per garantire loro l'occupazione.

 Il commissario della Provincia, Salvatore Caccamo, nonchè presidente pro tempore dell' Ato idrico, investito della problematica ha convocato in questi giorni una serie di tavoli, l'ultimo in ordine di tempo risale a ieri pomeriggio.

Il Commissario straordinario ha voluto ieri un confronto direttamente con gli interessati, erano presenti, infatti, i 13 dipendenti, e con loro anche i rappresentanti sindacali provinciali del comparto, per la Uil Giuseppe Adamo e per la Cisl Nino Dalia, i sindaci del consorzio e il commissario liquidatore. Si è esaminata la velata disponibilità dell'ente gestore, Acquaenna ad assorbire i dipendenti, anche se ancora molti dubbi,  sollevati ieri dagli operai, attendono ancora di essere chiariti, relativamente alla modalità del passaggio e alle garanzie legislative. Per i sindacati rappresenta, al momento, questa, comunque, una chance che dovrà  formalizzarsi con la sottoscrizione di un protocollo a tre.

Il commissario, Salvatore Caccamo, soddisfatto per la disponibilità registrata anche tra i dipendenti e i sindacati farà stamani un ulteriore passaggio con i vertici dell'ente gestore per chiarire gli interrogativi sollevati.

Anche per il commissario liquidatore è stata espressa disponibilità ad attendere altri quindici giorni, in attesa di una soluzione, prima di procedere al licenziamento dei lavoratori.   

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