venerdì 1 giugno 2007

Paventata chiusura della sede della Banca d'Italia

La paventata chiusura di tutte le sedi provinciali della Banca d'Italia con la sola eccezione di Palermo e Catania, si aggiunge alla soppressione delle Ragionerie provinciali dello Stato e degli Uffici provinciali del Tesoro, questa volta Catania inclusa, già prevista nella legge finanziaria.
Siamo di fronte ad un vero e proprio smantellamento di servizi territoriali e ad un ulteriore segnale di allontanamento dello Stato dai cittadini.
In questo quadro allarmante per la tenuta del rapporto fiduciario tra le varie "capitali dell'impero" e le province, sempre più perifericizzate ed ipocritamente additate quali responsabili nientemeno che del debito pubblico, mi preoccupa moltissimo l'uso che si pensa di fare dei dipendenti, trasformati dai rispettivi ministeri in "pacchi postali" insieme con i loro familiari. Questa è per me la vera e l'unica vergogna, contro la quale la Provincia esprime netto e convinto dissenso ed eserciterà tutti i suoi poteri di contrasto.
A questo riguardo non voglio dimenticare che qualcosa di ugualmente grave l'ENI sta orchestrando contro i dipendenti ennesi della ex Siciliana Gas. Sappia l'ENI che reagiremo con fermezza e con adeguate contromisure di uguale gravità.
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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 1182

Tags: banca d'italia

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