Abbiamo una certezza: più le persone hanno da dire e meno se la tirano.
Una mattina, per caso, ad Enna arriva un giovane che si presenta come “Stefano Passerotti, giardiniere.”
La sua missione è solo una: visitare il campo del germoplasma dell’ulivo a Pergusa.
Man mano che parla, si scopre di lui che è un personaggio assai noto nel mondo del verde, che ha contatti con Buckingam Palace e tanto altro ancora.
Schivo e poco incline ai riflettori, Passerotti, adotta la filosofia che coniuga l’ armonia con la Natura,l’etica e l’ecologia.
L'ispirazione è più che altro tradizione, i segreti li eredita dal nonno e dal padre.
Da qui la vera necessità di fare qualcosa di differente nel mondo del paesaggio.
Sempre in giro per il mondo, riusciamo, a cogliere l’attimo e ci riserva un piccolo spazio per noi.”Sono animato sopratutto da un ansia di fare più che di dire.”
E questo lo avevamo capito.

“ Non avendo una formazione accademica,sono sempre pronto a cogliere e a riproporre in modi del tutto originali gli stimoli di vita botanica, che significano crescita,decadimento,modificazione continua come gli elementi in continua composizione, acqua, luce, natura e suono.”

Giardini da lui creati sembrano piccoli eden in cui trovare la propria dimensione.”Mi baso su pochi principi. La mente della natura, la goccia di rugiada, coltivare la terra coltivare la conoscenza. Penso che se la natura si atrofizza anche la civiltà ristagna.”

Chi non può trovarsi d’accordo con lui?

In questa sua dimensione di attenzione per la vita in senso universale, cattura il suo interesse il campo del germoplasma di Zagaria, che Passerotti definisce una realtà “unica pensata molto bene, realizzata benissimo, ubicata in uno dei luoghi più interessanti del Mediterraneo. Credo che Enna sia la giusta collocazione del campo grazie alla sua leggerezza. E’ incastonata lassù,e guarda tutti dall’ alto verso il basso, senza destare eccessi, muovendosi come una nuvola leggiadra".

Che belle parole, ma un consiglio?

“Niente consigli per la realtà olivicola, solo suggerimenti legati ad una più ampia divulgazione perchè si tratta di un luogo dove possiamo liberare la mente.” 

Tanti progetti, con disabili, bambini, ed una grande soddisfazione...
“Sono seguito dal 2004 dalla Royal Horticultural Society, di cui la famiglia Reale Inglese fa parte. Ho ricevuto premi per la ricerca, innovazione e ricongiungimento tra essere umano e natura. Sono stato ricevuto dal Principe Carlo, Principe William e dalla Regina Elisabetta, esattamente nel 2013.”

Anche la BBc, la rete televisiva più accreditata americana, gli ha dedicato uno speciale sul suo giardino sperimentale di Firenze, in prima serata".

Si definisce anche “Giardiniere Coraggioso”, visto che i suoi progetti non prevedono impianti di irrigazione. 

Visto? Un uomo davvero speciale.